Gruppo Credem. Assunzione di 120 giovani entro il 2017
Credem ha chiuso il 2016 con un utile netto di 131,9 milioni dopo aver accantonato oltre 37 milioni, al lordo dell'effetto fiscale, per i contributi ai fondi nazionali ed europei di salvataggio. L'utile nel 2015 era di 166,2 milioni e comprendeva importanti componenti non ripetibili. L'indice di redditività del capitale proprio (Roe)
è pari a 5,4%. È quanto si legge in una nota diffusa al termine del consiglio di amministrazione del Gruppo Credem, sotto la presidenza di Giorgio Ferrari, che ha approvato i risultati individuali e consolidati preliminari del 2016.
«Solidità ai massimi livelli del sistema - si legge nella nota del Gruppo - con un coefficiente ampiamente superiore al minimo assegnato da Bce (Cet1 Ratio a 13,15% rispetto a 6,75% minimo assegnato); prestiti ai clienti in crescita del 4,6% a/a nonostante le difficoltà dell'economia nazionale con una qualità dell'attivo tra le più elevate tra le banche italiane (rapporto sofferenze nette/impieghi netti pari a 1,46%); continui investimenti sulle persone con 280 assunzioni nel 2016 di cui 65,7% giovani, organico complessivo +2,5% (+7,3% in tre anni); piano di inserimento di altri 120 giovani entro fine 2017; 340mila ore di formazione erogate nel 2016, in media oltre otto giorni a persona; crescita costante dei clienti (112mila nuovi clienti nel 2016) e della raccolta (4,4 miliardi in più nel 2016); circa 40 milioni di euro di investimenti in innovazione e tecnologia».
«Sono molto orgoglioso di poter guidare una squadra che ha dimostrato ancora una volta di sapersi muovere in modo coeso verso sfidanti obiettivi comuni - ha dichiarato Nazzareno Gregori, direttore generale Credem - risultati eccellenti come quelli approvati oggi confermano il valore delle persone che
hanno saputo fare propria la strategia di crescita del Gruppo e tradurla in azioni concrete e risultati di rilievo».