Economia

Università di Verona. Così si diventa esperti promotori di mobilità ciclistica

Redazione Romana martedì 16 gennaio 2018

Promuovere la mobilità ciclistica è una cosa complessa, non ci si improvvisa, servono degli esperti, servono figure professionali nuove e creative capaci di integrare molte competenze professionali. A loro è rivolto il V corso Esperto promozione mobilità ciclistica dell’Università di Verona in programma in primavera. Sono già 64 gli esperti promotori mobilità ciclistica i diplomati dall’Università di Verona, 26 di essi raccontano esperienze avviate in ambiti profit come cicloturismo, ospitalità, commercio biciclette, pianificazione in territori, progettazioni e comunicazione di settore e 11 di essi raccontano esperienze avviate in ambiti no profit come associazionismo ed attività di volontariato. I “promotori” hanno dai 24 ai 67 anni, con formazione personale differente e provengono da quasi tutte le regioni e in particolare dal Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna. La bici è salute, muove l’economia, migliora la vita delle persone e della città, ci porta a scuola, al lavoro e in vacanza. Per far muovere le biciclette servono infrastrutture di qualità, piste e percorsi ciclabili, interventi di moderazione del traffico e mobilità scura nei quartieri.

«Serve la dieta del traffico - dice Giulietta Pagliaccio, presidente di Fiab-Federazione Italiana Amici della Bicicletta che è partner organizzativo del corso -. Dieta significa ridurre il peso del traffico, trasferendo il 10% della mobilità urbana dall’auto alla bicicletta». Ci vuole qualità nella programmazione e progettazione delle reti ciclabili, programmi di sviluppo territoriale basati sull’economia del cicloturismo, programmi di azioni economiche e culturali, festival della bicicletta, comunicazione efficace ed emozionale per parlare al cuore delle persone, per cambiare gli stili di vita, per essere più europei e contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici. La recente legge nazionale sulla mobilità ciclistica che promuove un Ufficio Nazionale e Uffici Regionali per la mobilità ciclistica, biciplan, comunicazione dedicata, cicloturismo e tante altre cose, e le precedenti norme del ministero delle Infrastrutture e i Trasporti (Mit) per la realizzazione delle Ciclovie Turistiche Nazionali con gli ingenti finanziamenti dedicati sono un segnale che c’è molta attenzione generale ai temi della mobilità cistica urbana e di area vasta/cicloturismo. Il corso organizzato dal Dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento ha come docenti professori universitari, esperti Fiab e professionisti del settore. Il corso è rivolto a diplomati e laureati di qualsiasi livello e disciplina che desiderano acquisire una competenza specialistica e che intravvedono nella loro vita personale la possibilità di impegnarsi o lavorare nella promozione della bicicletta entrando in contatto con esperti e persone con le quali condividere la passione e impostare eventuali strategie personali e territoriali di sviluppo. Sono previste dieci giornate di corso: 42 ore frontali organizzate in due fine settimana (giovedì, venerdì e sabato) diluiti su tre mesi (da aprile a giugno 2018) intervallati con due fine settimana (venerdì e sabato) pratici in bicicletta in territori di eccellenza come Bolzano, Mestre, Valsugana e Peschiera incontrando gli esperti del luogo che hanno sviluppato l’offerta di mobilità ciclistica.

Iscrizione da effettuarsi entro il 28 febbraio 2018,
costo del corso 716 euro. Per informazione vedere il sito dell’Università di Verona http://www.dsnm.univr.it/?ent=iscrizionecs&cs=588&lang=it dove trovate in fondo tra avvisi ed altri documenti punti 1 e 2 il programma, punto 4 il nominativo e le Regioni dei 64 promotori, punto 5 le loro esperienze profit e no profit, poi gli articoli pubblicati su BC la rivista di Fiab, gli abstract degli elaborati dei corsisti ed i decaloghi per promuovere la mobilità ciclistica in Regioni e Comuni. Per informazioni più approfondite: marco.passigato@univr.it.