Economia

Università di Roma Tor Vergata. Così si diventa assistenti familiari

Redazione Romana lunedì 11 marzo 2019

Un percorso formativo all'Università di Roma Tor Vergata per rispondere ai bisogni delle persone fragili (autosufficienti e non) e delle loro famiglie: 250 ore di didattica frontale e 250 di tirocinio per diventare “assistente familiare”. Figura professionale che svolge prestazioni di aiuto alla persona - assistendola nelle attività della vita quotidiana - contribuendo al benessere psico-fisico dell’assistito, ma anche al mantenimento e al recupero dell’autonomia fisica e psichica della persona, riducendo i rischi di isolamento.

Il programma è la risposta ad una delle maggiori sfide sociali e cliniche a livello globale: il percorso formativo realizza – in un campo in cui l’offerta di persone qualificate è irrisoria - concrete opportunità di impiego per figure professionali che si inseriscono in un quadro in cui la domanda da parte delle famiglie e delle strutture sociosanitarie è altissima, anche in ragione del progressivo invecchiamento demografico, che va di pari passo con l’aumento di patologie cronico-debilitanti.

«Gli assistenti familiari – spiega il rettore Giuseppe Novelli – supportano le famiglie nella presa in
carico di un proprio caro affetto da disabilità, anziano o colpito da una patologia cronica che ne limita l’autonomia. È intuibile quindi che la scelta della persona che si prenderà cura di un genitore o un parente anziano non sia mai facile, soprattutto quando il lavoratore non ha una adeguata formazione: lo scopo di questo corso è proprio quello di colmare un vuoto, preparare con perizia e professionalità una categoria di lavoratori che svolgono attività estremamente delicate, e contribuire ad offrire delle risposte a domande sempre più pressanti da parte della società e delle famiglie, in un’ottica di inclusione e innovazione sociale».

La professoressa Rosaria Alvaro, ordinario di Scienze Infermieristiche e responsabile del corso commenta: «I cosiddetti "badanti" sono una categoria di lavoratori in crescita costante, che rientra nel grande esercito dei lavoratori domestici. Secondo gli ultimi dati Istat sono circa 900mila, di cui il 73% stranieri. Oramai, gli anziani con disabilità cognitiva e fisica fanno sempre più spesso affidamento su assistenti familiari. Questi indispensabili lavoratori domiciliari svolgono numerose attività fra cui cura dell’igiene della persona, vestizione, alimentazione, mobilizzazione, supporto cognitivo/comportamentale, ma anche acquisti, pulizie domestiche, preparazione dei pasti, assistenza per l’assunzione dei farmaci. Oltre al tirocinio, le materie d’insegnamento includeranno i fondamenti di anatomia e fisiologia, le principali patologie cronico-degenerative e il loro trattamento, le basi dell’igiene, i principi di scienza della nutrizione, le principali
tecniche di mobilizzazione attiva e passiva, l’etica e le basi della legislazione sanitaria».

L’“assistente familiare”, così formato, potrà trovare occupazione principalmente presso privati (famiglie), in case di riposo, e case famiglie per anziani. Il corso è rivolto persone maggiorenni con cittadinanza italiana a comunitari ed extracomunitari in regola con le norme in materia di immigrazione, fino a un massimo di 40 partecipanti.

L'uscita del bando per "assistente familiare" è prevista il 18 marzo con scadenza per la presentazione delle domande di ammissione entro l'11 aprile. Il 17 aprile uscirà la lista dei nominativi di chi è stato ammesso al corso. Questi, poi, si possono iscrivere entro il 30 aprile. Il corso inizia il 6 maggio.

Per maggiori informazioni: https://web.uniroma2.it/.