Economia

Il convegno. Automotive 2017: ibrida o elettrica, una scelta obbligata

Redazione Motori sabato 24 giugno 2017

Una presa di ricarica per auto elettrica

Si è chiusa nei giorni scorsi al Politecnico di Torino la seconda edizione di “AUTOMOTIVE”, il forum delle tecnologie elettriche ed elettroniche per l’automotive in cui sono stati presentati e discussi i risultati più recenti della ricerca scientifica e tecnologica del settore, con particolare risalto agli ambiti applicativi. Il convegno è stato organizzato da AEIT e IMAPS, in collaborazione con Politecnico di Torino, Fondazione Politecnico di Milano, CEI-CIVES, IEEE Italy Section, Ordine degli Ingegneri e Collegio dei Periti di Torino. La Conferenza, alla sua prima edizione internazionale con Call For Papers, ha riunito in un unico evento le Comunità scientifiche dell’industria automobilistica, gestore di rete e settore dell’infrastruttura di ricarica del veicolo elettrico. Peculiarità di Automotive 2017, come già avvenuto anche nella prima edizione, è stata la capacità di affrontare nella loro globalità durante i due giorni di un convegno scientifico le tematiche dell’auto elettrica, connessa, autonoma e dei paradigmi di mobilità e dell’offerta di servizi, in rapida evoluzione e cambiamento, insieme alle tematiche legali e di normativa che le nuove tecnologie portano ad affrontare.

Automotive 2017 ha registrato oltre duecento iscrizioni ed ha presentato più di una trentina di contributi scientifici selezionati dalla struttura IEEE oltre ad una quarantina di relazioni invitate e tre tavole rotonde, animate da esperti accademici ed industriali, sulle prospettive tecnologie e normative, sull’evoluzione del Powertrain e sugli scenari di mobilità aperti dall’auto autonoma e connessa.
Anche in questa edizione di Automotive ENEL, ANIE ed altri attori presenti hanno confermato il trend in netta crescita nei prossimi tre-cinque anni per l’auto elettrica o almeno ibrida per rispettare i vincoli ambientali. La sfida per la riduzione globale delle emissioni di CO2 spinge infatti le normative internazionali verso limiti sempre più stringenti: gli intervenuti hanno mostrato che il trasporto su strada contribuisce per oltre 17% alle emissioni di CO2. Come indicato da Fiat-Chrysler la richiesta al settore mobilità e trasposto su strada è di ridurre i consumi fino al 30% nei prossimi cinque anni.

Tra i temi più interessanti trattati, quanto mostrato da General Motors secondo la quale le high-end cars autonome e connesse rappresentano il massimo della complessità software, con 100 milioni di linee di codice, circa quattro volte il livello di un caccia militare F35. I dati mostrati hanno segnalato che il valore della ricerca per Automotive è pari al 16,1% del valore totale mondiale che indica il peso del settore sull’economia globale e le prospettive che i cambiamenti tecnologici in corso stanno aprendo.