Economia

Incentivi che non funzionano. Il bonus giovani si conferma un flop

lunedì 22 settembre 2014
Si conferma il flop per il bonus giovani. Gli ultimi dati elaborati dall'Inps sul bonus per l'assunzione dei giovani messo in campo la scorsa estate dal Governo Letta, infatti, mostrano il mezzo fallimento del provvedimento con meno di 25.000 assunzioni sulle 100.000 attese entro la prima metà del 2015 nonostante l'azzeramento totale dei contributi (con un tetto di 650 euro al mese) per 18 mesi.    Dal 7 agosto 2013, data per il via libera delle sono state confermate solo 24.439 assunzioni (su 31.283 domande arrivate nel complesso) una cifra molto al di sotto degli obiettivi del Governo che lascia inutilizzata una buona parte delle risorse stanziate (794 milioni per le assunzioni fatte tra il 7 agosto 2013 e il 30 giugno del 2015).   Il risultato (che Avvenire aveva anticipato il 5 giugno http://www.avvenire.it/Economia/Pagine/giovani-gli-incentivi-non-vanno.aspx) è dovuto soprattutto alla crisi economica che rende le imprese restie a aumentare l'organico. Il bonus  Letta infatti prevedeva che il beneficio fosse accordato in caso di assunzione a tempo indeterminato (o trasformazione di contratto a termine in un rapporto a tempo indeterminato) che determinasse l'aumento della base occupazionale dell'azienda rispetto all'anno precedente (quindi non utilizzabile per il normale turn over). Il beneficio per ogni lavoratore assunto con il bonus è di un terzo della retribuzione lorda fino a un tetto di 650 euro al mese per un massimo di 18 mesi (12 mesi nel caso di trasformazione di un contratto a termine in un rapporto a tempo indeterminato). Per il 2013 erano a disposizione 148 milioni che avrebbero dovuto consentire l'assunzione di circa 20.000 giovani, 248 milioni erano stanziati per il 2014 mentre nel complesso sono stati stanziati 794 milioni con l'obiettivo di assumere 100.000 giovani entro il 30 giugno 2015 (i fondi si spalmano fino a fine 2016 perché il bonus dura al massimo 18mesi).