Economia

Fca-Renault. Le condizioni del governo francese

Redazione Economia martedì 28 maggio 2019

Bruno Le Maire, ministro dell'Economia francese (foto Ansa)

Intervistato dal Figaro il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire spiega a quali condizioni il governo potrà approvare il progetto di fusione tra Fca e Renault, considerato una «grande opportunità». Il governo francese, che con una quota del 15% è il primo socio di Renault e diventerebbe il secondo azionista dopo Exor nella società che nascerebbe dalla fusione ha chiarito che farà di tutto per «proteggere gli interessi francesi».

La prima condizione è che «non chiuda nessuna fabbrica francese», la seconda è che l’operazione sia fatta «nel quadro dell’alleanza Renault-Nissan», la terza è che all’interno della catena di comando della nuova società «gli interessi francesi siano ben rappresentati» e la quarta e ultima condizione è che il nuovo gruppo partecipi all’iniziativa lanciata da Francia e Germania per la creazione di un gruppo europeo che costruisca batterie per l’auto elettrica.

Nella sua proposta presentata lunedì Fiat assicura che nessuno stabilimento sarà chiuso, ma i sindacati, sia in Italia che in Francia, vogliono maggiori rassicurazioni, anche perché quasi sempre la fusione di due società produce risparmi proprio grazie ai tagli sugli impianti. Fca ha scritto invece che il 90% dei risparmi quantificati in 5 miliardi all’anno a regime in questo caso arriverebbe da altre voci di spesa, a partire dalle riduzioni dei costi di approvvigionamento e dagli investimenti in ricerca e sviluppo.

Il governo italiano non ha escluso la possibilità di entrare a fare parte della nuova compagine azionaria per bilanciare la presenza dello Stato francese. Anche questa mattina Matteo Salvini, ministro dell’Interno e soprattutto leader del partito più forte della maggioranza che sostiene il governo, in un’intervista a Rtl ha detto che l’alleanza tra Fca e Renault è «una operazione utile per l’Italia e per l’Europa per avere un gigante dell’auto. Se tutti rispettano gli impegni presi mi sembra giusto si vada in questa direzione».