Economia

Mercati in crisi. Cina, il governo compra azioni in Borsa

martedì 5 gennaio 2016
​Il governo cinese, tramite dei fondi controllati dallo stato, interviene sui mercati azionari per cercare di riportare la calma dopo il crollo di ieri. Secondo quanto riporta Bloomberg fondi pubblici stanno comprando massicciamente titoli. Le Borse appaiono comunque deboli con Shenzen che ha perso l'1,87% e Shangai lo 0,23%. Hong Kong, ancora aperta, cede lo 0,54%. Ieri la Cina ha spaventato l'economia globale. In un lunedì nero l'Europa ha bruciato 264 miliardi di euro e Wall Street registra la peggiore apertura dal 1932. Lo yuan ai minimi da quasi cinque anni suldollaro e il quinto calo consecutivo della produzione manifatturiera cinese fanno temere un rallentamento più forte del previsto del Dragone e dell'economia globale. A peggiorare il quadro, alimentando l'incertezza, sono le tensioni in Medio oriente fra Arabia Saudita e Iran.Secondo fonti riportate dalla Bloomberg inoltre, le autorità di controllo dei mercati di Pechino hanno comunicato verbalmente alle società che il divieto di vendita delle azioni per i maggiori investitori, deciso sei mesi fa, rimarrà valido al di là della scadenza dell'8 gennaio. Il bando era stato introdotto a luglio quando si era verificato il primo, premonitore, crollo dei mercati azionari e impedisce agli investitori che possiedono oltre il 5% in un singolo titolo di vendere. La misura si applica anche ai vertici delle società ed è stata fortemente criticata da alcuni investitori esteri. Anche l'acquisto di azioni sul mercato da parte di fondi controllati dallo stato o comunque riconducibili a proprietà pubblica è una misura introdotta a luglio.