Economia

Osservatorio. Cassa integrazione, ai minimi da sette anni

martedì 26 gennaio 2016
Nel 2015 la richiesta di cassa integrazione (Cig) da parte delle imprese si ferma a quota 677,3 milioni di ore, il valore più basso dal 2008, anno di inizio della crisi. Rispetto al 2014 il calo è del 35,64%; ed è un segnale incoraggiante soprattutto se si pensa che negli ultimi tre anni (2012, 2013 e 2014) l'Inps ha autorizzato oltre un miliardo di ore di Cig.Anche il tiraggio, cioè l'effettivo utilizzo di questo ammortizzatore, è in calo: da gennaio a ottobre di quest'anno ci si attesta al 47,2% (negli anni precedenti, 2014 e 2015, si superava il 51%). In contrazione pure le domande di disoccupazione: a novembre ne sono state presentate 190.407, il 21,1 per cento in meno rispetto a novembre 2014 (quando furono depositate 241.196 istanze da chi ha perso il lavoro).Nel solo mese di dicembre le ore autorizzate di Cig sono state appena 42,5 milioni. Sono crollate (-52,3% sull'anno), ma sul mese e solo Cigo (cassa ordinaria, per le crisi temporanee) e Cigs (cassa straordinaria, per crisi più strutturali) sono aumentate, in termini destagionalizzati, del 2%.Le aziende, quindi, stanno recuperando forza lavoro, facendo lavorare di più chi finora era stato utilizzato a orario ridotto. Ma il miglioramento è molto marcato nel comparto dei servizi e commercio. L'industria va meglio, ma ci sono ancora tante aziende alle prese tutt'oggi con lunghi e complicati processi di ristrutturazione. Va anche detto che, per la Cigo, il crollo degli ultimi mesi è dipeso dal blocco delle autorizzazioni per via dell'entrata in vigore delle nuove regole sugli ammortizzatori introdotte dal Jobs act; e pure che per la Cigd (cassa in deroga) si viaggia con risorse assegnate sempre a singhiozzo. La conclusione: il mercato del lavoro sta lentamente migliorando. Ma non si può abbassare la guardia, visto che ci sono settori ancora in difficoltà e affanno.