Economia

Roma. No web tax, ma aumentano prezzi carburanti

venerdì 28 febbraio 2014
Il Governo ha cancellato la web tax, il regime fiscale che avrebbe dovuto rendere più difficile eludere le tasse alle multinazionali di Internet. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio. La legge di Stabilità imponeva a chi vuole acquistare "servizi di pubblicità e link sponsorizzati on line" di rivolgersi obbligatoriamente a "soggetti titolari di partita Iva rilasciata dall'amministrazione finanziaria italiana".Il commissario europeo sulle materie fiscali, Algirdas Semeta, aveva espresso dubbi sulla compatibilità della web tax con l'ordinamento comunitario. Parallelamente su twitter il premier Matteo Renzi ha detto che sulla materia "ne riparleremo in un quadro di normativa europea".APPROVATO IL DECRETO TASI"Abbiamo approvato su proposta del ministero dell'Economia il decreto Tasi. È stato stabilito che per ciascuna tipologia di immobile vi sarà una flessibilità dello 0,8 per mille". Così il sottosegretario alla presidenza del consiglio Graziano Delrio in conferenza stampa a Palazzo Chigi. DA SABATO AUMENTANO I CARBURANTIDa sabato i carburanti saliranno di 29 centesimi per un pieno (mezzo centesimo al litro): 24 di accisa e 5 di maggior Iva: una circostanza che porta la Cgia a ricordare come in Italia il livello di tassazione sulla benzina sia il più alto d'Europa. "Da domani - spiega l'associazione - a fronte di un costo medio alla pompa di 1,721 euro al litro, tra accise e Iva pagheremo 1,041 euro. Quest'ultimo importo è pari al 60,5% del prezzo alla pompa. Nessuno in Europa può contare su un'incidenza del fisco così elevata. La media dell'Unione europea si ferma al 46,3%, ben 14,2 punti in meno del dato medio italiano".