Economia

TIMORI DELL'ECONOMIA. Borse, l'Europa frena Usa, crolla la vendita delle case

mercoledì 25 agosto 2010
Nuova ed ennesima seduta in 'fibrillazione" per le Borse europee dopo la frenata della vigilia innescata dal tracollo registrato dal mercato immobiliare negli Stati Uniti. L'indice d'area Stxe 600 ha ceduto lo 0,77 per cento. Se il dato tedesco sulla fiducia delle imprese, sopra le attese, in un primo momento è riuscito a dare forza al mercato, nella seconda parte della giornata l'Europa ha risentito di una serie di dati macroeconomici americani. Soprattutto delle vendite di case nuove che a luglio sono crollate ai minimistorici. Ma sul Vecchio Continente ha pesato anche il taglio del rating sull'Irlanda da parte di Standard & Poor's.Tra le piazze più deboli Madrid (-1,57%), appesantita da Gamesa (-3,6%), Telecinco (-3%) e Iberia (-2,9%). A parte il petrolifero inglese Tullow Oil (-4,55%), che sconta possibili ritardi sulle attività di un giacimento ugandese a causa di un contenzioso con il fisco, gli ordini di vendita si sono concentrati sulle materie prime (sottoindice dj stoxx -1,73%). Tra le più penalizzate Antofagasta (-3,4%), con Fox-Davies Capital che ha tagliato la raccomandazione a 'hold'. Male Anglo American (-2,8%), Arcelormittal (-2,75%) e Tenaris (-2,3%).Sotto pressione anche i bancari mentre il governo del cancelliere Angela Merkel ha dato l'ok a un provvedimento che prevede l'applicazione di una tassa annuale su tutte le banche tedesche e la creazione di un fondo di salvataggio autofinanziato che permetterà di non dover più utilizzare soldi del contribuente. Male, in particolare, gli istituti ellenici Efg (-6,3%), Alpha (-4,9%) e National Bank of Greece (-3,4%) con Atene che ha chiuso con una perdita dell'1,8 per cento. Tra gli altri bancari soffrono Barclays (-3,6%), Allied Irish (-2,8%).