Economia

MERCATI. All'Eurogruppo il destino della Grecia Borse ancora in rosso, Milano -3,6%

mercoledì 23 maggio 2012
​Ogni Paese della zona euro dovrà predisporre un piano di emergenza nel caso in cui la Grecia abbandoni la moneta unica, come riferito oggi da fonti della zona euro. L'accordo è stato raggiunto durante la teleconferenza dell'Eurogroup Working Group (EWG), iniziato alle 15 italiane di lunedì scorso e durato circa un'ora. Oltre alla conferma di tre funzionari della zona euro, l'agenzia Reuters ha preso visione di una nota realizzata da uno Stato membro.Il ministero delle Finanze greco però ha negato in una nota che si sia raggiunto un accordo per predisporre i piani di emergenza mentre poco dopo il ministro delle Finanze belga Steven Vanackere ha detto che questi piani esistono, affermando che: "Tutti i piani di emergenza (per la Grecia) riportano allo stesso punto: essere responsabile per un governo significa prevedere anche ciò che speri di evitare". Sembrano deboli le speranze che nel vertice europeo previsto per questa sera a Bruxelles si possa giungere a un accordo, almeno a giudicare dall'andamento delle Borse. Alla chiusura dei mercati Milano precipita del 3,6%, mentre Londra perde 2,39%. A Francoforte il Dax arretra del 2,48% e a Parigi il Cac 40 scende del 2,64%. Madrid precipita del 3,33%. Dalla Germania, intanto, c'è chi ribadisce la contrarietà agli eurobond e agli investitori e dopo gli acquisti di ieri si ricomincia a vendere. Lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi equivalenti sale e resta sopra 440 punti sulla piattaforma Reuters. Il rendimento è al 5,81%. Il differenziale calcolato sui Bonos spagnoli è a 483 punti. Il tasso del decennale è al 6,21%. Timori per la crisi dell'eurozona e per una possibile fuoriuscita della Grecia dall'euro si registrano anche in Asia, dove la borsa di Tokio cede l'1,98%. Pesano sui mercati anche le parole di Lucas Papademos: "Non si può escludere - ha detto - un piano che preveda l'uscita della Grecia dall'euro". L'expremier definisce "catastrofica" una simile eventualità.Secondo Papademos i costi di un'uscita della Grecia dall'euro oscillerebbero tra i 500 milioni e un miliardo di euro, incluso l'effetto contagio. Alle parole di Papademos è seguita la repentina risposta dell'Unione europea. Il portavoce della Commissione Ue Olivier Bailly ha escluso qualsiasi scenario alternativo alla permanenza della Grecia nell'eurozona. Intanto, il numero uno dell'Fmi Christine Lagarde mette in guardia dal rischio di "contaminazione" in caso di uscita della Grecia dall'euro e considera un'opzione la possibilità che altri Paesi aumentino i loro aiuti ad Atene per farla restare.Sul fronte tedesco, a parlare è la Bundesbank: secondo la banca, si creerebbe una situazione "estremamente allarmante" se Atene non dovesse implementare le riforme concordate. A rischio soprattutto gli aiuti finanziari. Uno scenario senza via d'uscita per il Paese ellenico, con conseguenze "considerevolima gestibili" per l'Eurozona. Secondo la banca centrale tedesca, un eventuale allentamento delle condizioni europee alla Grecia "danneggerebbe la fiducia in tutti i trattati e gli accordi dell'area euro e indebolirebbe fortemente l'incentivo alle riforme dei Paesi europei". Intanto, sul fronte degli investimenti, per l'agenzia Fitch continua la "fuga" degli stranieri dai bond governativi di Italia e Spagna.