Economia

Inps. Bonus bebè, via libera alle richieste per il 2018

Daniele Cirioli martedì 27 marzo 2018

Via libera dall’Inps alle richieste del bonus bebè per l’anno 2018. Con la circolare n. 50/2018, infatti, l’istituto di previdenza ha dettato le istruzioni per fare richiesta del premio economico dell’importo di 80 o 160 euro mensili per ciascun figlio nato o adottato quest’anno. L’edizione 2018 del bonus, tuttavia, ha una durata ridotta rispetto alle passate edizioni: soltanto 12 mesi, anziché tre anni.

Il bonus può essere richiesto dal genitore, anche affidatario, in possesso dei seguenti requisiti: valore Isee (significa: indicatore della situazione economica equivalente), residenza in Italia, convivenza con il minore, cittadinanza italiana o comunitaria. I requisiti devono essere tutti posseduti al momento di presentazione della domanda. Nel caso di genitore minorenne o incapace di agire per altri motivi, la domanda può essere presentata dal legale rappresentante in nome e per conto del genitore, fermo restando che i requisiti devono essere comunque posseduti dal genitore minorenne o incapace.

Il bonus spetta a condizione che il nucleo familiare del genitore richiedente, al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio, sia in possesso di un Isee in corso di validità non superiore a 25mila euro, prendendo a riferimento “l’Isee minorenni” del minore per il quale si richiede il beneficio.

La misura del bonus dipende dal valore dell’Isee minorenni. L’importo annuo, in particolare, è pari a:
• 1.920 euro (160 euro al mese per massimo 12 mesi), nel caso in cui l’Isee non superi 7mila euro;
• 960 euro (80 euro al mese per massimo 12 mesi), nel caso in cui l’Isee non superi 25mila euro;
• nulla (il bonus non spetta), nel caso in cui l’Isee superi i 25mila euro.

Per ogni figlio nato o adottato o in affido preadottivo tra il 1° gennaio 2018 e il 31 dicembre 2018, il bonus spetta esclusivamente fino al compimento del primo anno d’età del primo anno d’ingresso nel nucleo familiare a seguito d’adozione o affido preadottivo; da ciò deriva, spiega l’Inps, che la durata massima è di 12 mensilità.

Non c’è termine per presentare la domanda. Tuttavia, quelle presentate entro 90 giorni dalla nascita o dall’ingresso del minore garantiscono l’erogazione del bonus arretrato (cioè sin dalla nascita o dall’ingresso e, dunque, per 12 mesi). Nel caso la domanda sia presentata oltre i 90 giorni, il bonus decorrerà dal mese di presentazione della domanda (riducendosi di durata).