Economia

L'indagine. Bollette: 780 euro in più l’anno a famiglia per luce e gas rispetto al 2011

Paolo Pittaluga lunedì 18 aprile 2022

La stangata delle bollette ha una nuova fotografia. La scatta lo studio di Consumerismo No Profit e del Centro Ricerca e Studi di “Alma Laboris Business School” dal quale si rileva che ogni famiglia italiana pagherà 780 euro in più l’anno per luce e gas rispetto al 2011, nonostante imposte e oneri di sistema si siano ridotti quest’anno fino al 34,7% con le misure del Governo.

Nel 2011 una famiglia del mercato tutelato spendeva in media a fine anno 1.622 euro, spesa salita a 1.761 nel 2021: nel confronto 2011/2021 le tariffe dell’elettricità hanno subito aumenti di 186 euro a famiglia, mentre quelle del gas hanno registrato un calo di 47 euro. Tutto cambia nel 2022: in base alle attuali tariffe, a fine anno una famiglia tipo spenderà 780 euro in più rispetto al 2011, 468 euro per la luce, 312 per il gas.

L’analisi prende poi in esame l’aspetto fiscale delle bollette nel mercato tutelato: nel 2011 ogni famiglia pagava oltre 116 euro l’anno a titolo di imposte e oneri di sistema sulla luce e 428 euro sul gas. Le tasse pesavano per il 26,2% sull’elettricità e per il 36,4% sul gas. Una situazione oggi mutata con gli interventi del Governo che hanno portato ad un abbattimento del peso di oneri e imposte sulle bollette, con la tassazione che nel II trimestre 2022 è scesa all’11% per la luce e al 18,77% sul gas. A fine 2022 e con le tariffe attuali una famiglia tipo pagherà in bolletta il 34,7% in meno di imposte sulle forniture di gas rispetto al 2011, ma solo per effetto dei “decreti Bollette” varati negli ultimi 8 mesi e finanziati con circa 20 miliardi di risorse pubbliche.

“In 10 anni il mercato dell’energia ha subito profonde modifiche – spiega l’amministratore di Alma Laboris Business School, Dario Numeroso –. Basti pensare che ben 12 milioni di famiglie nel settore dell’energia e 9,4 milioni in quello del gas hanno abbandonato tra il 2011 e il 2021 il mercato tutelato per passare al mercato libero”.