Economia

Lavoro e sport. Se la produttività Usa finisce sotto canestro

Pietro Manzella venerdì 18 marzo 2011
In America il mese di marzo ha un significato particolare per gli appassionati di pallacanestro. È infatti in questo periodo che si svolgono i campionati universitari, che hanno un seguito addirittura superiore a quello della più ben più quotata NBA. La competizione è infatti seguita da milioni di tifosi, nonché da giornalisti e addetti ai lavori, con questi ultimi sempre alla ricerca di nuovi talenti per la lega professionistica. L’interesse per l’evento oltreoceano raggiunge livelli inimmaginabili, al punto che a questo momento dell’anno è stato attribuito il nome di online così da essere sempre aggiornati su classifiche e risultati.

Tuttavia, un recente studio condotto da un agenzia di CBS Sport, ossia la rete che detiene i diritti per la manifestazione sportiva sta offrendo ai propri utenti la possibilità di seguire le partite direttamente dai telefonini, attraverso particolari applicazioni. Lo studio in questione riporta conseguenze negative per la produttività derivanti anche da un altro fattore, questa volta di carattere più tecnico, ossia la velocità generale della rete, che soprattutto nei piccoli uffici sarebbe fortemente condizionata dai colleghi che seguono le partite in streaming.

Per ovviare al problema, che assume dimensioni considerevoli se si pensa che in America i lavoratori che operano nel settore privato sono 108 milioni (Fonte: March Madness, ovvero le scommesse clandestine, sono state introdotte dure sanzioni per i  rafforzare  in ciascun individuo la cultura del lavoro, magari permettendo di seguire l’evento durante le pause, attraverso l’installazione di televisori nei luoghi comuni.