Economia

ROMA. Bankitalia, l'occupazione non riparte ancora

venerdì 15 aprile 2011
L'occupazione non è ancora tornata a crescere. È quanto si legge nel Bollettino statistico della Banca d'Italia. Nella seconda metà dello scorso anno si è interrotta la caduta dell'occupazione avviatasi nel 2008, tuttavia, spiega via Nazionale, i livelli produttivi sono ancora distanti da quelli precedenti l'avvio della recessione e l'elevata incidenza dei lavoratori in cassa integrazione guadagni ne ostacolano il ritorno alla crescita. Per la prima volta dall'inizio della crisi, nel quarto trimestre del 2010 il numero degli occupati è aumentato rispetto al periodo precedente (0,2% al netto dei fattori stagionali, 36mila persone). Sulla base dei dati mensili provvisori, la ripresa non è proseguita nei primi mesi di quest'anno: nella media di gennaio e febbraio l'occupazione è scesa dello 0,3% rispetto al quarto trimestre del 2010, attestandosi in febbraio, ultimo dato disponibile, sui livelli minimi dell'estate scorsa (circa 650mila persone in meno rispetto al primo trimestre del 2008). Il tasso di disoccupazione, salito nel quarto trimestre all'8,5% (8,4%), è rimasto stabile su tali livelli nel primo bimestre del 2011. L'intensità ancora incerta del recupero produttivo, si legge nel documento di Bankitalia, ha favorito il ricorso da parte delle imprese a forme di lavoro flessibile: i dati di fonte Inail elaborati da Ebitemp mostrano che le ore di lavoro interinale sono progressivamente aumentate nel 2010; nella media dell'anno sono cresciute del 24%. I dati Istat relativi al quarto trimestre, che segnalano un'ulteriore flessione delle posizioni di lavoro dipendente permanenti a tempo pieno (-1,7% rispetto a un anno prima; -223mila persone) e un aumento di quelle a tempo determinato e a tempo parziale (5,4%; 231mila persone). Il numero delle persone in cerca di occupazione da oltre dodici mesi è aumentato del 7,4% (73mia persone), giungendo a rappresentare circa la metà di coloro che cercano lavoro.