Economia

La ricerca. Bimbi in auto, tutti gli errori dei genitori

venerdì 21 ottobre 2016
​Ci sono alcuni comportamenti superficiali dei genitori, spesso dettati da ignoranza o leggerezza, che possono costare la vita ai loro figli, come farli viaggiare i bambini in auto senza il seggiolino previsto dalla legge o, peggio, non allacciati con le cinture di sicurezza. Le motivazioni sono spesso allarmanti e degne di un decalogo delle idiozie al volante, come è emerso al convegno "Vai sul sicuro", organizzato da Cercaseggiolini a Milano. La ricerca sistema Ulisse, ISS-MIT ha evidenziato come il 60% dei genitori italiani non usa affatto il seggiolino auto per il proprio figlio. Geograficamente, secondo quanto ha svelato l'indagine, il sistema di ritenuta sarebbe usato di più al Nord (61,80%), meno al Centro (42,20%) e decisamente poco al Sud, dove la percentuale scende e si attesta intorno al 23,80%.  Secondo un'indagine effettuata da Altroconsumo poi, l'85% degliautomobilisti italiani che hanno bimbi piccoli acquista un seggiolino nuovo ma il 33% di loro non "allaccia tutte le volte il bambino per tragitti brevi, in zone con poco traffico, soprattutto se il bambino ha fra i 4 e i 7 anni (45%) e soprattutto al Sud (49%)". Secondo la ricerca i bimbi non vengono allacciati perché il rischio è ritenuto erroneamente basso (75%), per evitarne i capricci (28%), perché si va piano (25%) o perché un altro passeggero tiene in braccio il bambino (14%).  Da notare che a fronte di un generico valore in decrescita di mortalità dei bambini dovuta alle conseguenze di incidenti stradali si registra un aumento del tasso percentuale relativo ai decessi tra 0 e 4 anni. Come è stato sottolineato nel convegno, commentando i dati Istat del 2015, lo scorso anno sono stati "40 bambini morti in incidenti stradali, di cui 17 (il 42,5%) fra gli 0 e i 4 anni, 11.407 sono stati i feriti, di cui 2.839 (25%) fra gli 0 e i 4 anni. Anche se l'Italia si sta avvicinando all'obiettivo zero per la mortalità sulle strade dei bambini, il campanello d'allarme è proprio la percentuale di vittime fra gli 0 e i 4 anni che è passata dal 19,3% del 2001 al 42,5% del 2015. Fra questi, molto elevata è la percentuale di vittime su strade urbane, a riprova del fatto che non sono più sicure, nonostante la velocità contenuta".