Economia

Viabilità. Sette nuove telecamere: Milano capitale degli autovelox

Alberto Caprotti sabato 26 agosto 2017

Sette nuovi autovelox, alcuni dei quali obbligheranno a limiti di velocità difficilmente rispettabili e comunque inadeguati e ingiustificati per il tipo di strade sui quali vigileranno: dovranno fare più attenzione del solito gli automobilisti milanesi al rientro dalle ferie. E abituarsi all'idea che il nostro resta il Paese europeo con il maggior numero di apparecchi posizionati per sanzionare questo tipi di infrazioni (il secondo è la Francia che ne possiede la metà). Ma se a questo invidiabile primato non corrisponde un record in fatto di sicurezza e di diminuzione degli incidenti stradali - la classifica ci vede infatti posizionati molto dopo Gran Bretagna, Danimarca, Spagna, Irlanda e persino Germania dove su molte autostrade il limite di velocità non esiste affatto - significa che qualcosa non funziona. E che non è affatto un caso se l'Italia è l'unico paese in Europa dove i Comuni presentano in bilancio preventivo un importo minimo di sazioni già determinato per l'anno a venire.

Milano anche in questo è la vera capitale d'Italia

Nel 2016 sono state complessivamente 578.900 le contravvenzioni rilevate dagli autovelox e spedite a casa dei milanesi. Nei primi sei mesi del 2017 invece “solo” 205.299. Forse nella previsione di non riuscire a rispettare la media, il Comune ha aggiunto 7 nuove telecamere: la prima a unirsi alle nove già attive è quella di via Palmanova, accesa già dal 2 agosto scorso. Riservata a chi viaggia in direzione centro città, con il limite di 70 km/h su una strada senza intersezioni, fa compagnia alla sua gemella, dall’altra parte dello stradone, diviso da invalicabili guard-rail all’altezza della stazione della metropolitana Cimiano. Il 30 agosto raddoppiano gli autovelox anche su via dei Missaglia, altra strada veloce a tre corsie per senso di marcia, dove il limite di velocità è invece addirittura di 50 km/h. A fine agosto anche via Parri, ennesimo progetto originale di strada ad alto scorrimento, come le altre costruita per smaltire più velocemente il grande traffico dalla città, potrà contare sul secondo dispositivo, stavolta in direzione del centro vicino alla stazione Bisceglie dell’M1.

Per non soffocare gli uffici e richiamare, come successe per mesi nel 2014, gli agenti dalla strada per notificare le migliaia di multe fatte in pochi giorni, il Comune ha scelto di scaglionare il debutto dei nuovi autovelox. Il 30 settembre due nuove telecamere saranno accese su viale Fulvio Testi, in entrambi i sensi di marcia, all'altezza del cavalcavia ferroviario e via Guarini Matteucci (limite 50 km/h). Il 30 ottobre toccherà alle coppia di occhi elettronici pensati per via Virgilio Ferrari, altra arteria veloce a Milano sud, in entrambi i sensi di marcia, tra via Selvanesco e via Campazzino (70 all’ora il limite).

Il Comune: «Nessun accanimento»

Inutile sottolineare che il Comune di Milano si aspetta una pioggia di nuove contravvenzioni: i margini attesi dall’ente variano tra i 25 e i 100 milioni di euro nei prossimi dieci anni, a seconda del numero di impianti installati. Nello specifico, il progetto di potenziamento prevede un primo step con il completamento entro un anno delle prime 15 postazioni, che dovrebbero fruttare incassi per almeno 53 milioni di euro, per poi arrivare, a regime, fino a un gettito di 200 milioni di euro, quelli assicurati da 60 apparecchi. «Nessun accanimento contro gli automobilisti: spesso i limiti già presenti non vengono rispettati, con grande pericolo di incidenti», spiegano da Palazzo Marino. Dimenticando che sulle strade dove sono stati installati gli autovelox, non se ne contano più che altrove. Perché andare piano in macchina senza creare pericoli per sé e per gli altri è un dovere sacrosanto. Probabilmente però anziché accanirsi sulle tasche di chi guida, se ci sono zone veramente pericolose, occorrerebbe intervenire preventivamente e strutturalmente, modificando i tracciati o aumentando i semafori. Gli autovelox di Milano invece sono presenti solo su strade a più corsie, meno rischiose di altre, quasi sempre inaccessibili ai pedoni e lungo le quali ben pochi pensano di guidare in pista. Basta scorrere le statistiche per capirlo: il 70% delle multe automatiche per eccesso di velocità accertate riguarda la meno grave delle violazioni: il superamento da 1 a 10 km/h.

Le multe e le conseguenze sulla patente

Vale la pena infine ricordare che tipo di sanzione va incontro che viene immortalato dall'occhio delle telecamere.

Superamento del limite di velocità fino a un massimo di 10 km/h: multa da un minimo di 41 a un massimo di 168 euro
Superamento del limite di velocità compreso tra 10 e 40 km/h: multa da 168 a 674 euro e decurtazione di 3 punti sulla patente Superamento del limite di velocità compreso tra 40 e 60 km/h: multa da 527 a 2.108 euro, decurtazione di 6 punti e sospensione della patente da uno a tre mesi (tra 8 e 18 mesi in caso di recidiva in un biennio)
Superamento di oltre 60 km/h del limite di velocità: multa da 821 a 3.287 euro, decurtazione di 10 e sospensione della patente da sei mesi a un anno (se l’infrazione viene ripetuta due volte in un biennio è prevista la revoca della patente).
Per i neopatentati (chi ha la patente da meno di 3 anni) che non rispettano i limiti di velocità scatta una sanzione minima di 160 euro. Per loro è prevista anche una decurtazione doppia dei punti sulla patente. Per chi guida mezzi pesanti invece è previsto il raddoppio della sanzione.