Economia

Il Salone. Una 500 per la Barbie, un po' di Italia e tanto elettrico a Los Angeles

Alberto Caprotti domenica 21 novembre 2021

La Fiat 500e dedicata alla Barbie esposta al Salone di Los Angeles

Tanti Suv e un numero incredibile di pick-up, stravaganze assortite su quattro ruote (e non solo): il menù in realtà piuttosto prevedibile del Salone dell'Auto di Los Angeles lascia comunque un buon sapore in bocca. Il motivo principale è che intanto c'è, dopo aver saltato una edizione un anno fa per la pandemia, e non si è arreso alla crisi come hanno dovuto fare il Salone di Ginevra e quello di New York, o trasformarsi in una sagra all'aperto dal nome imbarazzante (Motor Bella), come nel caso del "surrogato" di Detroit due mesi fa. Quella che si è aperto per il pubblico venerdì invece torna ad essere una rassegna tradizionale per il motorismo mondiale e degli Stati Uniti, nel cuore della California che 1,63 milioni di immatricolazioni nel 2020 e la previsione di 1,81 milioni a fine 2021, supera da sola l'intero mercato italiano.

Per il tipo di pubblico e di gusti, è chiaro che stupire qui è la parola d'ordine. E arriva proprio da Fiat (solo come fornitore dell'auto di base) una delle novità più fotografate al LA Auto Show, che è già diventata virale nei social. Si tratta di una 500e trasformata in auto di Barbie in grandezza naturale, una provocazione che la Mattel ha voluto riservare a questo evento per promuovere le altre Barbie Extra Car, in vendita nei negozi di giocattoli. Non è un gioco, ma una faccenda estremamente seria invece tutto il resto. A partire dalla tendenza, molto marcata in questo Salone, di tenere separati i modelli destinati alla mobilità green (molto di moda in California a differenza di quanto accade nel resto degli Usa) rispetto a quelli delle auto sportive in generali, dei grandi Suv e dai veicoli potenti ed emozionali, per non dire dei fuoristrada che da sempre e ancora vanno per la maggiore a queste latitudini.

Così al Convention Center di Los Angeles - dove non è passata inosservata la consueta assenza di Tesla che pure occupa con la Model Y e la Model 3 i primi due posti nella classifica di vendite Usa delle elettriche davanti a Chevrolet Bolt, Ford Mustang Mach-E e Volkswagen ID.4 - i riflettori si sono accesi sulle varie novità 100% a batteria portate da Hyundai, Kia, Toyota, Nissan, Subaru, VinFast, Lucid, Fisker e Mullen. Ma anche sulle attrazioni rappresentate dalle sportive ad alte prestazioni, dagli ultimi pick-up e off-road, a cui gli organizzatori hanno dedicato grandi spazi tematici e per le prove dinamiche. È il caso di Camp Jeep - all'aperto - che su un'area di 2.300 metri quadrati offre ai visitatori al LA Auto Show la possibilità di sperimentare le capacità fuoristrada estreme - in prove che riguardano altezza da terra, trazione, stabilità, articolazione, breakover, off-camber e sospensioni - dei vari modelli Jeep, ad iniziare dalla nuova Wagoneer.

A proposito di Italia invece, fa bella mostra di sè la varesina BreMach (ma con stabilimenti che sorgevano a Castenedolo, alle
porte di Brescia), che rispunta in California dopo il fallimento del 2018. Ora lo storico marchio, reso celebre per i robusti
motocarri e autocarri da lavoro, è un'azienda di proprietà americana che collabora con la russa Sollers, porta all'Auto Show californiano un imponente 4x4 (la filosofia è quella dell'Ineos Grenadier) realizzato grazie a partner del livello di Iveco, Bosch e Punch.

Spettacolo, muscoli e cavalli motore esposti in grande abbondanza comunque non bastano a restituire fiducia nemmeno al mercato automobilistico americano, che dopo aver chiuso per la pandemia il 2020 con un calo complessivo del 16% prevede di riuscire a vendere a fine 2021 al massimo 12,2 milioni di vetture, il peggior risultato cioè degli ultimi dieci anni.