Economia

Auto. Sabotaggio ambientalista alla Gigafactory Tesla di Berlino: fermata la produzione

Pietro Saccò martedì 5 marzo 2024

Gli addetti riparano il traliccio bruciato a Grünheide

La Gigafactory europea di Tesla a Grünheide, vicino a Berlino, è stata costretta a fermarsi da questa mattina a causa di un blackout provocato da un sabotaggio da parte dell’associazione ambientalista di estrema sinistra Vulkangruppe.

Attorno alle cinque del mattino gli attivisti hanno dato fuoco a un traliccio nella zona di Goßen-Neu Zittau, provocando l’interruzione dell’elettricità in tutta l'area circostante, bloccando anche la corrente della fabbrica, che è stata evacuata. «Abbiamo sabotato Tesla oggi. Perché Tesla a Grünau divora terra, risorse, persone, manodopera e sputa fuori 6.000 SUV, macchine assassine e monster truck alla settimana – hanno scritto gli attivisti in una lunga lettera pubblicata sul sito Kontrapolis –. Il nostro regalo per l’8 marzo è chiudere Tesla. Perché la completa distruzione della Gigafactory e con essa l’eliminazione dei “tecnofascisti” come Elon Musk sono un passo sulla via della liberazione dal patriarcato».

«Questi sono i più stupidi eco-terroristi sulla Terra o sono burattini di coloro che non hanno buoni obiettivi ambientali. Fermare la produzione di veicoli elettrici, piuttosto che di veicoli a combustibili fossili, è estremamente stupido» ha risposto Musk sul suo account su X, l’ex Twitter. Michael Suebgen, ministro degli Interni locale del Land di Brandeburgo, ha avvertito che le autorità reagiranno con «la massima severità» dal momento che «migliaia di persone sono state tagliate fuori da servizi essenziali e messe in pericolo».

La linea di produzione della Model Y a Grünheide - (c) dpa-Zentralbild POOL

I tecnici di E.On stanno cercando di riparare i danni e sono riusciti abbastanza rapidamente a restituire elettricità alle abitazioni, ma non alle fabbriche.

L’attività di Tesla in Germania sta incontrando più problemi del previsto. L’azienda ha inaugurato la fabbrica due anni fa e oggi produce lì il modello Model Y per il mercato europeo. Tesla aveva programmato di raddoppiare la capacità della sua gigafactory, da 500mila a 1 milione di auto all’anno, ma gli attivisti hanno occupato la foresta circostante, dove sarebbero stati abbattuti gli alberi per fare spazio alla fabbrica. I cittadini di Grünheide hanno poi votato contro una mozione che proponeva di tagliare parte della foresta per permettere a Tesla di costruire una stazione ferroviaria e un magazzino.