Economia

finanza. Arrivano i bond etici per le imprese sociali

Andrea Di Turi martedì 15 maggio 2012
​Per sostenere l’imprenditoria nel Mezzogiorno e in particolare la nascita di nuove imprese sociali, la Banca Popolare Etica da giovedì inizierà il collocamento di obbligazioni "etiche". Si tratta dei cosiddetti «Trem bond», i Titoli di risparmio per l’economia meridionale a fiscalità agevolata previsti dalla legge 106/2011. L’istituto di credito guidato dal presidente Ugo Biggeri utilizzerà il risparmio raccolto con questo strumento per sostenere finanziariamente le piccole e medie imprese del Sud Italia, con riferimento specifico alle cooperative e imprese sociali e allo sviluppo di progetti con forte connotazione sociale e ambientale (green economy).Il prestito complessivo che la banca si appresta ad emettere è di 11 milioni di euro, di cui quella che si potrà sottoscrivere a partire da dopo domani sarà solamente la prima tranche. La durata dei bond è piuttosto lunga: ai risparmiatori, infatti, sarà data la possibilità di sottoscriverli, vedendo riconosciuto il proprio sforzo con tassi che sono stati definiti «interessanti», vincolando il proprio investimento per cinque o sette anni. «L’emissione di bond destinati all’economia meridionale – ha spiegato il direttore generale di Banca Etica, Mario Crosta – è un ulteriore strumento con cui Banca Etica vuole rafforzare l’attenzione particolare che da sempre riserva all’economia solidale del Sud. Oggi Banca Etica sta finanziando nelle Regioni meridionali centinaia di imprese sociali impegnate in progetti per il bene comune, la legalità, l’inclusione delle persone più fragili. Questi bond sono un’ottima opportunità per i risparmiatori che vogliano finalizzare il proprio risparmio a sostegno delle imprese sociali che erogano servizi essenziali per le famiglie, creando occupazione».Al fine di facilitare l’erogazione di credito a favore delle imprese meridionali, la legge 106/2011 ha stabilito per questa tipologia di obbligazioni un regime fiscale agevolato, con prelievo al 5% invece che al 20% come per gli altri strumenti finanziari.