Economia

Multa. Autostrade deve ridurre i pedaggi dove ci sono code a causa sua

Redazione economia venerdì 26 marzo 2021

Auto e camion in coda lungo l'A26 nel luglio del 2020

L'Antitrust ha multato Autostrade per non avere abbassato i pedaggi nei tratti in cui si registrano sistematicamente code e rallentamenti «causati dalle gravi carenze da parte della società nella gestione e nella manutenzione delle infrastrutture che hanno richiesto interventi straordinari per la messa in sicurezza».

La multa chiude l’istruttoria su Autostrade per l’Italia che l’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato aveva avviato il 10 giugno del 2020. I tratti di autostrade in cui i pedaggi sarebbero dovuti essere ridotti, per l’Antitrust, sono lungo l’A/16 Napoli-Canosa, l’A/14 Bologna-Taranto, l’A/26 Genova Voltri-Gravellona Toce e, per le parti di competenza di Autostrade, l’A/7 Milano-Serravalle-Genova, l’A/10 Genova-Savona-Ventimiglia e l’A/12 Genova-Rosignano.

«In particolare – spiega l’Antitrust – l’Autorità ha appurato una consistente riduzione delle corsie di marcia e/o specifiche limitazioni, per lunghi tratti delle Autostrade citate, della velocità massima consentita. Ciò ha comportato un notevole disservizio e un forte disagio ai consumatori in termini di code, di rallentamenti e quindi di tempi di percorrenza molto più elevati, senza prevedere un adeguamento o una riduzione dell’importo richiesto a titolo di pedaggio ai consumatori».

L’ammontare di 5 milioni di euro è il massimo di sanzione possibile in base alle regole del Codice del Consumo per casi di pratica commerciale scorretta.

L'azienda ha risposto che pagherà la sanzione, ma farà ricorso. Autostrade ha aggiunto di avere già speso 77 milioni di euro in "agevolazioni tariffarie attivate volontariamente a favore dell'utenza" e di avere preparato un sistema tariffario dinamico che abbassa i pedaggi in base a cantieri e tempi di percorrenza.