Economia

Tendenza. Animali domestici, un mercato da 3,5 miliardi di euro

Maurizio Carucci martedì 12 settembre 2023

Cresce la pet economy in Italia

Gli italiani spendono 949 milioni di euro all'anno per il mantenimento dei propri cuccioli, contro i 633 milioni destinati ai bambini. Nel nostro Paese, il numero di animali domestici è di circa 65 milioni, più degli stessi abitanti (59 milioni). Il fatturato complessivo del settore in Italia si aggira attorno ai 3,5 miliardi di euro annuali nel 2023. Il mercato globale (che riguarda principalmente la vendita di prodotti e servizi dedicati agli animali domestici) è destinato a raggiungere i 202 miliardi di dollari entro il 2025. Una realtà particolarmente evidente nei Paesi occidentali, dove si assiste a una riduzione del tasso di crescita della popolazione. La tendenza di chi vive in Occidente è di rinviare sempre più in là matrimonio e figli, prediligendo la compagnia degli amici a quattro zampe. Tra gli animali per cui si sborsa di più, prevalgono cani e gatti; i primi sono presenti nel 44,7% delle famiglie, mentre i secondi sono accolti dal 35,4%. Il trend fotografa una trasformazione sociale sempre più marcata, che la nostra nazione condivide con alcuni dei Paesi maggiormente sviluppati, dalla Corea del Sud agli Stati Uniti. Per esempio, negli Usa il 70% delle famiglie possiede un animale domestico, con 91 milioni di nuclei famigliari che hanno un cane o un gatto, più del doppio dei 42 milioni con figli di età inferiore ai 25 anni. In questo mercato il settore del pet food rappresenta la maggior parte delle vendite, con un valore di 2,78 miliardi di euro in Italia (+6,4% rispetto al 2021) e 123,6 miliardi a livello globale, con una crescita del 45% negli ultimi cinque anni. Un altro esempio sono le assicurazioni: le polizze su cani e gatti, rappresentano un mercato in crescita, che dovrebbe raggiungere gli 11,25 miliardi di dollari entro il 2026. Nel nostro Paese, i petshop tradizionali aumentano la loro presenza, passando da 3.161 punti vendita nel 2007 a 4.857 nel 2019, con un incremento del 54%. Crescono in maniera esponenziale anche i prodotti per l'igiene, i giochi e gli accessori dedicati agli animali domestici, per un giro d'affari di 77,2 milioni di euro, in aumento del 5,8% rispetto al 2021. Mentre sono sempre di più le persone che scelgono di godersi le vacanze assieme al proprio cane: basti pensare che durante l’estate scorsa oltre 8,5 milioni italiani hanno scelto di partire in vacanza in estate con il proprio animale da compagnia, come riportato da un’analisi di Coldiretti/Ixè. Un trend così forte da spingere la crescita a tripla cifra del mercato degli hotel pet-friendly: secondo un recente studio condotto da Future Market Insights, infatti, questo specifico settore passerà dai 4,3 miliardi di dollari di valore registrati nel 2022 ai quasi 9,7 del 2032, con una crescita addirittura del 124% in soli dieci anni. Questi hotel offrono persino anche servizi di toelettatura, veterinario, dog sitting, spa e dog beach.

Corsi per educatori cinofili

Il settore dell’educazione cinofila richiede sempre di più professionisti competenti e preparati per fronteggiare le esigenze provenienti tanto dalle strutture di canili rifugio quanto dalle famiglie che hanno accolto cani nella loro vita. La Fondazione Cave Canem omlus (www.fondazionecavecanem.org) è una non profit al femminile presieduta da Federica Faiella per favorire l’evoluzione nel rapporto tra persone e animali e cambiare il destino di cani e gatti vittime di abbandono o maltrattamento. La Fondazione ricorre a modelli di co-progettazione, occasioni di formazione, campagne di sensibilizzazione e informazione. Ha dato alla nostra mission il valore dell’inclusione sociale: ogni iniziativa, infatti, genera beneficio a favore di animali, ma anche di uomini e donne, che condividono gli stessi valori e contribuiscono alla crescita della non profit, traendone un beneficio in termini di formazione professionale, avvicinamento al mondo del lavoro e riscatto sociale (persone detenute, giovani a rischio, studenti universitari, over 65, professionisti e volontari). Con questi interventi si dà vita a buone prassi, replicabili su larga scala per promuovere un’evoluzione nel rapporto tra esseri umani e animali, supportare istituzioni, forze di polizia e Procure, facilitare l’evoluzione normativa o la corretta applicazione delle norme vigenti. I corsi dell’Accademia Cave Canem formano educatori cinofili in grado di fronteggiare questa richiesta, grazie a un training intensivo da svolgere, sul campo, con cani che presentano un ventaglio significativo di stereotipie e alterazioni comportamentali di rilievo, affiancati da docenti di comprovata esperienza che forniscono ai partecipanti strumenti funzionali: lavorare come educatori cinofili presso canili rifugio; offrire supporto a cani già afferenti a nuclei familiari; diventare consulenti tecnici delle forze di polizia o delle istituzioni o anche svolgere al meglio la propria attività di volontariato. L’offerta formativa va dalla valutazione comportamentale del cane fino alla conclusione del percorso di recupero, passando dalla definizione di un piano di interventi atto tanto a garantire la serena permanenza all’interno del canile rifugio quanto a preservare l’equilibrio del contesto familiare. Grazie a un programma completo e articolato, i partecipanti acquisiscono nuove tecniche e strumenti per cogliere i tratti distintivi delle stereotipie e dei disagi comportamentali derivanti da un’errata gestione o addirittura da situazioni di maltrattamento e detenzione incompatibile. Il prossimo corso comincia il 4 novembre. Per iscriversi è necessario inviare una mail a info@fondazionecavecanem.org indicando nome, cognome, recapito telefonico, data e fascia oraria preferita. Al termine del corso è prevista una prova d’esame: l’esito positivo permette l’iscrizione all’Albo regionale degli esperti, Sezione C) Educativo Cinofila ex L. R. n. 33/2003 “Norme in materia di cani da presa, molossoidi e loro incroci”.