Economia

ECONOMIA. L'allarme di Almunia: Ue a rischio «I conti di Italia e Grecia non tornano»

lunedì 23 marzo 2009
La crisi è solo all'inizio, e l'Europa si aspetta che da un momento all'altro anche nei Paesi della zona euro possa scoppiare l'emergenza: a lanciare l' allarme è il commissario agli Affari economici e monetari, Joaquin Almunia, che ammette: «Sì, possiamo aspettarci altre crisi in Europa, anche nella zona euro, ma siamo attrezzati per contrastarle». Tra le preoccupazioni di Almunia, «Paesi come Italia e Grecia» che non hanno consolidato le finanze pubbliche prima della crisi. E intanto la Bce si prepara ad abbassare ancora i tassi per contrastare la recessione.«Non escludo che vi possano essere problemi anche nella zona euro, li abbiamo già», ha detto Almunia nel suo intervento al forum trasatlantico organizzato dal German Marshall Fund a Bruxelles. «Ma - ha spiegato - abbiamo anche gli strumenti tecnici e politici per risolverli, e per non lasciare che la crisi diventi una questione a cui non ci si può opporre». Tra le preoccupazioni del momento, spiega Almunia, vi sono «quei Paesi Ue che non hanno consolidato le finanze pubbliche prima della crisi, come Italia e Grecia, i due esempi più conosciuti», dove il debito pubblico è tra i più alti d'Europa. E ancora più preoccupanti quegli Stati membri «dove il debito pubblico cresce molto rapidamente a causa degli sforzi per il sostegno alle banche e allo stimolo fiscale». Bruxelles non esclude, al momento, un possibile aumento dei pacchetti di stimolo per gli Stati membri: «Considerata l'incertezza di questi tempi l'aumento non si può escludere», ha aggiunto il commissario. E una tale decisione, ha spiegato, si potrà prendere al prossimo G20 di Londra dove tutti sono già in allerta: «Siamo pronti ad adottare qualunque misura per reagire alla recessione ed evitare che la situazione si aggravi». Anche se ora, ha precisato, occorre prima di tutto valutare le misure fin qui prese.   Il commissario ha poi ricordato che la Ue ha già «messo a punto piani di salvataggio per l'Ungheria, la Lettonia e con la Romania sono stati avviati i negoziati», e anche se «possiamo aspettarci crisi in altri Paesi fuori dall'euro, siamo attrezzati per affrontarle».   Intanto la Bce fa sapere che si tiene pronta ad abbassare ancora i tassi per contrastare la recessione. «I tassi - ha detto oggi a Bruxelles Axel Weber, membro del board - sono all'1,5% nell'area euro e stanno scendendo».