Economia

Alitalia. Decisione rimandata a dopo il voto, una cordata sfida Lufthansa

redazione economia venerdì 16 febbraio 2018

La delicata vicenda della vendita di Alitalia slitta a dopo il voto. Ad ufficializzarlo il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda. "I commissari mi hanno confermato che non ritengono di poter concludere prima del 4 marzo, in quanto i pretendenti di Alitalia vogliono aspettare che ci siano le elezioni". "Però andiamo avanti a lavorare", ha aggiunto il ministro, che sulla cordata a quattro Air France-Delta-Easyjet-Cerberus non ha voluto dire nulla. "Le preferenze ci sono sulla base dei contenuti, ma non sono ancora sufficientemente definiti per prendere una decisione", ha infine risposto a chi gli chiedeva se avesse una preferenza sulle proposte in campo. Ieri Calenda ha incontrato i tre commissari per fare il punto sullo stato dell'arte.

Una cordata a quattro per sfidare Lufthansa nella corsa all'acquisto di Alitalia. È quella cui stanno lavorando Air France, EasyJet, Delta e Cerberus, che avrebbero già chiesto un incontro con i commissari straordinari per la prossima settimana. Un'eventuale offerta, tuttavia, è difficile che arrivi a breve. Ieri il ministro dei Trasporti Graziano Delrio aveva precisato: "Abbiamo sempre detto che avremmo concluso quando ci fosse stata un'offerta all'altezza e con una prospettiva di sviluppo. Adesso non ci sono le condizioni". Sul tavolo infatti, c'è una novità: la cordata cui stanno lavorando quattro delle sei compagnie coinvolte in questa fase di approfondimento, chiesta dal governo un mese fa, prima di autorizzare una negoziazione in esclusiva. Si tratta di EasyJet,Cerberus, Air France e Delta: soggetti entrati nella partita in momenti diversi (le prime due già dalla fase delle offerte vincolanti, le altre due solo recentemente) ma tutte già coinvolte separatamente nei mesi scorsi da ipotetici tentativi di alleanza (a novembre si parlava di asse EasyJet-Cerberus, poi è spuntato il tandem EasyJet-Air France, con l'apporto di Delta). Ora questa grande cordata sembra pensata per fronteggiare l'altra grande pretendente in gara, Lufthansa, la cui offerta (indiscrezioni un investimento di 300 milioni ecirca 2 mila esuberi) negli ultimi mesi avrebbe sollevato qualche perplessità.

Non commenta la notizia della cordata il commissario Stefano Paleari ("l'ho letta anch'io"), che svicola anche su un possibile incontro con la cordata la prossima settimana ("guardo l'agenda il venerdì") e assicura: "La procedura va avanti, in pieno concerto con il governo". Paleari mette l'accneto sui fatto che Alitalia a gennaio è risultata la compagnia più puntuale al mondo, con il 91,89% dei voli atterrati in orario. Inoltre nel 2017 si è posizionata terza fra le principali compagnie aeree europee e sesta fra quelle internazionali. Prosegue intanto il lavoro per la riduzione del costo del personale. Su questo oggi alle 12 è previsto un incontro tra azienda e sindacati sulla disciplina dei rapporti di lavoro. Sul tavolo, l'indennità di volo "ex ristrutturazione", che l'azienda vorrebbe togliere o rivedere, i congedi parentali in vista della stagione estiva e il possibile passaggio in Alitalia dei piloti di CityLiner. I sindacati, da parte loro, torneranno a chiederela riqualificazione dei 317 dipendenti in cigs.

"Non possiamo essere del tutto disinteressati a quello che sta succedendo ad Alitalia", in virtù della jv Transatlantic che lega il vettore francese a quello italiano e a Delta, ma questo "non significa che entreremo nel capitale di Alitalia" ha detto il cfo di AirFrance, Frederic Gagey, intervistato da Bloomberg Tv. "Dobbiamo seguire il dossier e chiaramente se potremo continuare ad avere Alitalia come partner della jv sarebbe ottimo, ma questo non implica che dobbiamo necessariamente entrare nel capitale", ha spiegato Gagey. Il manager francese è apparso cauto su un eventuale investimento. "Non credete sempre a quello che c'è nei giornali, non abbiamo fatto alcuna offerta per Alitalia ma stiamo parlando con loro per la jv relativa al Nord atlantico", discussioni, ha specificato, che siamo "obbligati a tenere regolarmente".