Economia

L'esperienza. Al Collegio "Ballerini" debutta la certificazione delle competenze

Paolo Ferrario sabato 9 gennaio 2016
È paritario il migliore istituto professionale dei servizi della Lombardia, secondo la classifica di EduscopioLavoro. Si tratta del Collegio arcivescovile “Ballerini” di Seregno (Monza e Brianza), al primo posto per la coerenza studio-lavoro dei propri diplomati. Secondo i parametri della ricerca effettuata dalla Fondazione Agnelli, il 92% dei diplomati dell’istituto brianzolo, a due anni dalla conclusione degli studi ha un lavoro stabile e una qualifica professionale perfettamente in linea con il titolo di studio conseguito. Inoltre, il Collegio “Ballerini” è al quinto posto per occupabilità dei diplomati: il 53% ha lavorato per almeno sei mesi durante i due anni successivi al conseguimento della qualifica. «Sono molto soddisfatto di questo riconoscimento della Fondazione Agnelli – commenta il rettore del Collegio “Ballerini”, don Gianluigi Frova – che premia le linee educativo-didattiche che perseguiamo da anni. In particolare, la scelta di potenziare i laboratori, per migliorare la formazione umana e professionale dei nostri studenti e prepararli a entrare nel mondo del lavoro». Punto di forza del Collegio, fondato nel 1898, è l’Istituto alberghiero, che ha 330 dei 700 iscritti totali (dalle elementari alle superiori). Al suo interno ha due ristoranti e due bar didattici, oltre a laboratori per la produzione giornaliera del pane. Per Natale, gli studenti del “Ballerini” hanno preparato 1.200 panettoni da un chilo. «Nel triennio conclusivo del ciclo di studi – spiega Alberto Somaschini, giovane e motivato insegnante del laboratorio di cucina – gli allievi svolgono oltre mille ore di alternanza scuola lavoro, anche in aziende del territorio». Da anni, il Collegio “Ballerini” ha stretto un rapporto di collaborazione con importanti aziende del settore della ristorazione e della grande distribuzione, come, per esempio, Esselunga. Novità di quest’anno è la Certificazione europea delle competenze Ecvet. Per la prima volta in Italia, questo “passaporto delle competenze” sarà consegnato agli studenti che si diplomeranno a giugno. «Si tratta di uno strumento importantissimo – prosegue il professor Somaschini – che permetterà ai nostri ragazzi di presentarsi sul mercato del lavoro europeo con una certificazione di ciò che realmente sanno fare, riconosciuta in tutti i Paese dell’Unione».