Chiesa

Città del Vaticano. «Migranti, prevenire le stragi vergognose»

mercoledì 14 maggio 2014
Un appello accorato per i migranti morti nel Mediterraneo, e una preghiera per i minatori intrappolati in Turchia. Sono stati alcuni momenti dell'Udienza generale tenuta oggi da papa Francesco (IL TESTO) e dedicata al dono della fortezza, che ha parlato anche delle persecuzioni ai cristiani nel mondo.«Basta morti in mare». "Preghiamo - ha detto il Papa in un appello al termine della catechesi - per le persone che in questi giorni hanno perso la vita nel Mare Mediterraneo. Si mettano al primo posto i diritti umani, preghiamo per questo, e si uniscano le forze per prevenire queste stragi vergognose".Tragedia turca. "Vi invito - ha detto il Papa in un 'appello' all'udienza generale - a pregare per i minatori che ieri sono morti nella miniera di Soma, in Turchia e per quanti si trovano ancora intrappolati nelle gallerie. Il Signore accolga i defunti nella sua casa e dia conforto ai loro familiari". Nel pomeriggio, sullo stesso argomento è arrivato anche un tweet (LEGGI). Cristiani perseguitati. Anche oggi non mancano cristiani che in tante parti del mondo continuano a celebrare e a testimoniare la loro fede, con profonda convinzione e serenità, e resistono anche quando sanno che ciò può comportare un prezzo più alto". Lo ha detto Papa Francesco nella catechesi all'Udienza Generale di oggi. "La Chiesa - ha sottolineato - risplende della testimonianza di tanti fratelli e sorelle che non hanno esitato a dare la propria vita, pur di rimanere fedeli al Signore e al suo Vangelo".«Ci sono tanti santi nascosti». Poi ha aggiunto a braccio: “Anche noi, tutti noi, conosciamo gente che ha vissuto situazioni difficili, tanti dolori. Ma, pensiamo a quegli uomini, a quelle donne, che portano una vita difficile, lottano per portare avanti la famiglia, educare i figli, ma questo lo fanno perché c’è lo spirito di fortezza che li aiuta. Ma, quanti, quanti uomini e donne, noi non sappiamo il nome, ma che onorano il nostro popolo, onorano la nostra Chiesa, perché sono forti: forti nel portare avanti la loro vita, la loro famiglia, il loro lavoro, la loro fede. Ma, questi nostri fratelli e sorelle sono santi, santi quotidiani, santi nascosti in mezzo a noi: hanno proprio il dono della fortezza per portare avanti il loro dovere di persone, di padri, di madri, di fratelli, di sorelle, di cittadini.Una folla sterminata ha accolto questa mattina Papa Francesco in piazza San Pietro. I biglietti distribuiti nei giorni scorsi dalla Prefettura della Casa Pontificia sono stati ben 60 mila, ma i presenti erano molti di più come testimoniavano le immagini aeree della piazza trasmesse dal Centro televisivo vaticano. Tra i settori gremiti Papa Francesco ha compiuto un lungo giro per salutare e benedire i fedeli. Papa Francesco è vicino agli abitanti della Terra dei fuochi. Lo ha detto lui stesso al termine dell'Udienza Generale. "Saluto - sono state le sue parole - la delegazione degli abitanti della cosiddetta "Terra dei fuochi e dei veleni", in Campania, e, nell'esprimere loro la mia vicinanza spirituale, auspico che la dignità della persona umana e i diritti alla salute vengano sempre anteposti ad ogni altro interesse".