Chiesa

MESSA A COPACABANA. Saluto dell’Arcivescovo di Rio de Janeiro

Dom Orani João Tempesta domenica 28 luglio 2013
Santo Padre,Al termine della XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù, stiamo inviando tutti a “fare discepoli tra tutte le genti”. Questa non è una celebrazione d’addio ma una partenza in missione, quindi, una celebrazione d’invio. Siamo discepoli missionari e volgiamo annunciare la Buona Notizia della salvezza a tutti i popoli.Ringrazio per la sollecitudine dimostrata da Vostra Santità in tutti i momenti della settimana appena trascorsa.Rimarrà indelebile la presenza del Padre e del Pastore insieme alla gioventù del mondo, così come il suo primo ritorno in America Latina come primo Papa latinoamericano della storia. Vostra Santità ci ha confermato alla luce della fede nel nostro cammino di Chiesa. La consacrazione di questo viaggio alla Madonna di Aparecida, luogo della celebrazione della V Conferenza dell’Episcopato Latinoamericano e dei Caraibi che è rimasta nel cuore di Vostra Santità, l’accoglienza dei giovani, dei poveri, dei malati e la condivisione con tutto il popolo di Dio nel proprio cammino attraverso la storia ci ha coinvolto nella grande missione contemporanea. Il dialogo con le autorità e con tutte le realtà sociali rappresentate qui in quest’universo di 175 nazioni è stato una dimostrazione concreta dell’affetto divino.La Giornata Mondiale della Gioventù è la Nuova Evangelizzazione, in pratica! Vogliamo che i frutti di questi giorni aiutino a formare una Chiesa che sia più presente tra i poveri, malati, bisognosi e che i giovani, protagonisti di un mondo nuovo, insieme a tutta la società siano costruttori della Civilizzazione dell’Amore sognata da Gesù.Molti giovani, Santo Padre, hanno partecipato alla Settimana Missionaria prima di arrivare a Rio de Janeiro. Sappiamo che questa esperienza ha arricchito la vita di ognuno di loro e di ciascuna delle diocesi brasiliane visitate. Ci sono anche alcuni che promuoveranno incontri, visite e missione dopo la GMG. Con questa Celebrazione Liturgica tutti noi siamo stati invitati e inviati in missione. Siamo sicuri che i pellegrini venuti a Rio sono stati confermati nella fede e l’abbiano approfondita nell’incontro con Gesù Cristo, e una volta tornati nei rispettivi Paesi si impegneranno nell’evangelizzazione degli altri giovani e della società. Al termine del Concilio Vaticano II, del quale celebriamo i 50 anni, i padri conciliari hanno scritto un messaggio a tutti i giovani, chiamandoli a ricevere la fiaccola della vita delle passate generazioni e a contribuire alla costruzione di un futuro fondato sulla dignità, sulla libertà e sui diritti della persona. Oggi, Vostra Santità consegna nelle mani di questi giovani la fiaccola dell’evangelizzazione per fare discepoli tra tutte le genti di questo mondo così diverso e complesso. Siamo sicuri che lo Spirito Santo illuminerà e si prenderà cura di ciascuno dei giovani che sono qua aperti alla grazia di Dio.Papa Francesco, in quest’Anno della Fede, noi abbiamo nominato questo luogo Campus Fidei. Campo della fede.Quasi come un “grande cenacolo”, dove i discepoli hanno cenato, ricevuto lo Spirito Santo e sono stati inviati. Questa scelta ha fatto in modo che gli sguardi del mondo si voltassero verso questa regione di Rio de Janeiro per comprendere le necessità di questo popolo e impegnarsi per risolvere tutte le situazioni di necessità. Vostra Santità ci invita, in quest’Anno della Fede, a rimanere saldi nella fede perché “se togliamo la fede in Dio dalle nostre città, si affievolirà la fiducia tra di noi, ci terremmo uniti soltanto per paura, e la stabilità verrebbe minacciata”. (LF 55), perché “grazie alla fede abbiamo capito la dignità unica della singola persona” (LF 54).Il simbolo di questa Giornata è un cuore, dentro di esso si trova l’immagini del Cristo Redentore. Il cuore del discepolo che batte nel compasso del Maestro. Nel centro di ogni cuore regna il Redentore, che sempre ha le braccia aperte per accoglierci. Grazie, Papa Francesco, per essere le braccia e il cuore di Cristo durante questi giorni. Il passaggio di Vostra Santità per le vie di questa città, accogliendo e benedicendo tutti è stato un annuncio di Pace! Già ci mancano i momenti che abbiamo vissuto con te, in cui ci hai confermato nella fede. Adesso dobbiamo partire con il compito di annunciare e riannunciare la persona e il messaggio di Gesù Cristo, perché, affascinati da Lui, i giovani Lo testimonino e annuncino, agendo, laddove si troveranno, come sale, luce e lievito del Regno di Dio. Come gli apostoli intorno a Pietro, che avvertì che andava a pescare (Gv 21,3), Santo Padre, anche noi diciamo: “Veniamo anche noi con te”. Abbiamo incontrato il Signore nel cammino, spezzando il pane e ascoltando la Sua Parola (Lc 24,32) e Lei ha riscaldato i nostri cuori. Adesso è arrivato il momento di dire, Papa Francesco: Inviaci! E noi, sicuramente, Santo Padre, risponderemo: “Siamo qui, inviaci”. (cfr Is 6,8.)