Chiesa

Francia. Rimpatriato il sacerdote rapito in Camerun

mercoledì 1 gennaio 2014
È rientrato questa mattina in Francia don Georges Vandenbeusch, il prete rapito in Camerun a metà novembre e liberato ieri, rimpatriato con un volo militare da Yaoundé, dove lo aveva accolto il ministro degli Esteri Laurent Fabius. Ad attenderlo all'aeroporto militare di Villacoublay, nei dintorni di Parigi, c'erano i genitori adottivi e il presidente François Hollande, insieme ad alcuni amici e rappresentanti della sua diocesi."Vedo bene la fortuna che ho - ha commentato il sacerdote - ci sono ostaggi che sono rimasti per un tempo terribilmente lungo". Padre Vandenbeusch era stato rapito nella notte tra il 13 e 14 novembre nell'estremo nord del Camerun da uomini armati del gruppo estremista nigeriano Boko Haram. "Sono stato sotto un albero per un mese e mezzo - ha raccontato ai giornalisti - sette settimane vuol dire un sacco di ore, quando sei ostaggio e non hai niente da fare, niente da leggere, nessuno a cui parlare. È una noia terribile, tristezza e collera". Il prete ha confermato di essere stato detenuto in territorio nigeriano, in un'area colpita nei giorni delle feste di Natale da "bombardamenti"."La liberazione di padre Georges Vandenbeusch è una notizia che ci rallegraprofondamente e incoraggia la speranza". Così il direttore della sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi. "Ci auguriamo - ha aggiunto - che ogni forma di violenza, odio e conflitto nelle regioni travagliate dell'Africa come delle altri parti del mondo possa essere superata. Rinnoviamo il ricordo e la preghiera per le altre persone che rimangono sequestrate ingiustamente in diversi luoghi a seguito dei conflitti".