Chiesa

Rondine. Gli studenti per un anno nella Cittadella a scuola di pace

Giacomo Gambassi giovedì 24 novembre 2016

La conclusione della scorsa edizione del “Quarto anno liceale d’eccellenza a Rondine”

Un anno non fra i banchi di scuola, ma alla scuola di Rondine. Saranno nove mesi speciali per ventisei 17enni di tutta Italia che potranno frequentare il loro quarto anno delle superiori nella Cittadella della pace ospitata nel borgo di Rondine alle porte di Arezzo. E’ qui il cuore del singolare laboratorio della riconciliazione che dal 1997 fa vivere fianco a fianco studenti in arrivo da Paesi in guerra che sulla carta sarebbe nemici (come israeliani e palestinesi) e che invece nella minuscolo villaggio affacciata sul fiume Arno scoprono che un altro mondo è possibile.

Per il terzo anno consecutivo l’esperienza della Cittadella della pace con il suo studentato internazionale si apre ai ragazzi delle superiori con il progetto “Quarto anno liceale d’eccellenza a Rondine” che consente di svolgere un intero anno scolastico nel borgo aretino. “Molto di più che un anno all’estero – spiegano gli organizzatori e il presidente Franco Vaccari –, il Quarto anno liceale a Rondine, associazione candidata al Nobel per la pace 2015, è un’esperienza in una scuola interattiva, capace di mettere in comunicazione diverse nazioni e culture, grazie all’interazione con lo Studentato internazionale”.

La proposta di studio è riconosciuta dal ministero dell'Istruzione
come percorso di sperimentazione per l’innovazione didattica ed è rivolta a giovani dei licei classico, scientifico e delle scienze umane italiani, che frequenteranno la classe quarta nell’anno scolastico 2017/2018. Per partecipare e accedere ai contributi a sostegno degli studenti è necessario iscriversi tramite il bando reperibile nel sito entro il 9 gennaio 2017. Nei prossimi giorni prenderà il via il tour di presentazione del progetto in tutte le scuole d’Italia aderenti all’iniziativa.



Lezioni, laboratori di pace, scuola-lavoro


Il Quarto anno a Rondine pone al centro l’esperienza culturale, civile e sociale dei giovani dello Studentato internazionale, provenienti da territori e Paesi lacerati dall’odio e dalla guerra, che qui imparano a convivere con l'altro e a trasformare il conflitto in maniera creativa. Un confronto quotidiano che permette agli studenti del Quarto anno liceale di uscire dal proprio habitat ed entrare a far parte di un nuovo “ambiente educativo”, che è locale e globale al tempo stesso, dove si impara a superare i conflitti personali e ad affrontare quelli dell’Italia e del proprio territorio.

Un modello didattico che coniuga l’innovazione, tramite l’uso del digitale a supporto del percorso di studio, e il “Percorso Ulisse – Il viaggio per scoprire chi sono” mirato alla crescita emotiva e relazionale del giovane: una proposta che prevede laboratori interculturali, percorsi sulla consapevolezza di sé, educazione alla pace, legalità; moduli sulla vocazione professionale e sulla responsabilità sociale e ambientale, percorsi individuali di alternanza scuola-lavoro che assolvono l'obbligo delle 200 ore previste dalla didattica ministeriale.


I partner del percorso


Il progetto ha trovato il supporto di numerosi partner tra cui Fondazione di Sardegna, Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Compagnia San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Banca Popolare di Cortona, Fondazione Niccolò Galli, Bosch e Aboca, che hanno sostenuto la partecipazione degli studenti. Inoltre è parte del progetto di ricerca “Studio e Divulgazione del metodo di Rondine” realizzato grazie al contributo di Fondazione Vodafone Italia. L’associazione Rondine realizza le proprie attività in collaborazione con il Servizio nazionale Cei per il Progetto culturale.