Chiesa

#nonciarrendiamo. Don benedice il paese dall’Ape. «Porto Cristo fra la gente bloccata»

Giacomo Gambassi giovedì 9 aprile 2020

Don Stefano Dolci benedice con il Santissimo il paese di Ponte Lambro

«Qualcuno dice che al posto dell’asino ho scelto un’Ape-car... In un certo senso è vero». Sorride don Stefano Dolci quando racconta la sua Domenica delle Palme. Alle 10 del mattino è salito su un’Ape Piaggio: ma color rosso Ferrari. Non entrando nella cabina, ma sistemandosi sul cassone posteriore dove aveva fatto collocare un piccolo altare e un inginocchiatoio. E da lì, all’aperto, ha percorso tutto il paese di Ponte Lambro, 4.500 abitanti in provincia di Como ma nell’arcidiocesi di Milano. Lui inginocchiato. Addosso il piviale rosso oro. E soprattutto fra le mani ben strette l’ostensorio con il Santissimo Sacramento. «Siccome è difficile venire in chiesa in questo tempo di pandemia – spiega il sacerdote – e poiché era impossibile essere presenti alla Messa delle Palme celebrata a porte chiuse, allora ho voluto portare il Signore in mezzo alla mia gente e anche la sua benedizione che la tradizione associa all’ulivo».

Don Stefano Dolci benedice con il Santissimo il paese di Ponte Lambro - Parrocchia di Ponte Lambro

Così la cittadina si è trasformata per due ore – tanto è durato il viaggio del parroco – in una piccola Gerusalemme. I mantelli stesi al passaggio di Cristo, di cui narrano i Vangeli, si sono trasformati in drappi che calavano dalle finestre o addirittura in tovaglie natalizie disposte sui davanzali. Le palme descritte dalla Scrittura erano ramoscelli di ulivo che i residenti hanno sporto dalle terrazze e dai giardini. E le folle osannanti di cui parlano gli evangelisti avevano i volti sorridenti di famiglie, bambini, anziani «che attendevano il passaggio di Gesù Eucaristia, che si chiamavano l’uno con l’altro e che a tratti si sono anche commossi», riferisce don Dolci. E confida: «Ho persino sentito qualche genitore che diceva ai figli piccoli: “Vedi che il Signore è venuto a visitarci anche se siamo chiusi in casa”. Davvero toccante...».

Don Stefano Dolci benedice con il Santissimo il paese di Ponte Lambro - Parrocchia di Ponte Lambro

Don Stefano aveva annunciato il suo “tour eucaristico” sul web e via social. Come se si trattasse della benedizione delle famiglie, aveva indicato le vie che avrebbe toccato. «Qual è la missione di un prete se non quella di annunciare Cristo? – si domanda il parroco –. Di fronte a una situazione eccezionale, si può optare anche per una proposta un po’ fuori degli schemi». E lui l’ha fatto. «Si è trattato di un gesto semplice – aggiunge –. Comunque l’emergenza sanitaria ha permesso di riscoprire quella dimensione spirituale della vita che nei tempi ordinari è magari silenziata dai ritmi frenetici. E oggi più che mai torniamo a interrogarci anche sul mistero della morte. Ne usciremo migliori prima? Non saprei. Spetta a noi fare tesoro di questa esperienza».

Don Stefano Dolci benedice con il Santissimo il paese di Ponte Lambro - Parrocchia di Ponte Lambro