Chiesa

TESTIMONI DELLA FEDE. Pio XII e Giovanni Paolo II verso gli altari

Matteo Liut domenica 20 dicembre 2009
Con l’autorizzazione alla pubblicazione di ben ventun decreti per cinque nuovi santi, sei nuovi beati e nove nuovi venerabili e un beato di cui vengono riconosciute le virtù eroiche ieri Benedetto XVI ha tracciato il ritratto di una Chiesa vivace e profetica, capace di entrare nel quotidiano dell’esistenza così come nelle grandi questioni della storia, anche la più recente. Ben 13 decreti, infatti, riguardano uomini e donne morti nel XX secolo. Di alcuni la memoria è ancora scolpita nel patrimonio recente di popoli e nazioni.Tra i decreti di cui il Papa ieri ha autorizzato la pubblicazione durante l’udienza privata con l’arcivescovo Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, spiccano di certo quelli riguardanti le virtù eroiche di Pio XII (Roma 1876-Castel Gandolfo 1958), e di Giovanni Paolo II (Wadowice 1920-Roma 2005). E dalla Polonia ieri si è levato un unanime ringraziamento al Papa per questo passo avanti verso la beatificazione di Karol Wojtyla: «Il 2010 sarà un anno di grazia per tutti i polacchi», ha detto padre Jozef Kloch, portavoce dell’episcopato polacco, ricordando che tra i decreti di ieri ci sono anche quelli che porteranno alla canonizzazione di Stanislao Soltys, sacerdote dei Canonici Regolari Lateranensi (1433-1489) e quello che riconosce il martirio di Jerzy Popieluszko, sacerdote diocesano, nato il 14 settembre 1947 ad Okopy Suchowola e ucciso il 20 ottobre 1984 a Wloclawek.Sul decreto riguardante le virtù eroiche di Pio XII, invece, ieri è intervenuto il rabbino Giuseppe Laras, presidente dell’Assemblea rabbinica italiana, che ha sottolineato come tale decisione «non sia una questione che riguarda l’ebraismo e gli ebrei». Laras, però, pur riconoscendo a Pacelli «i meriti per aver salvato un certo numero di ebrei», ha detto che tale decisione per la comunità ebraica «riaccende considerazioni dolorose» legate a quella lettura storica che parla di «mancata presa di posizione pubblica ufficiale contro la Shoah» di Pio XII. In una nota congiunta il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni e i presidenti dell’Ucei Renzo Gattegna e della Comunità ebraica romana Riccardo Pacifici, pur esprimendo alcune riserve sulla questione, hanno dichiarato di non voler «in alcun modo interferire su decisioni interne della Chiesa che riguardano le sue libere espressioni religiose».Accanto a Pacelli nell’elenco appaiono i nomi di altri nove italiani (i loro profili si trovano nella pagina precedente). Tra questi due nuove sante: Giulia Salzano e Battista (al secolo Camilla) da Varano. Colpisce poi la figura di Chiara Badano, giovane ligure morta pochi giorni di compiere 19 anni il 7 ottobre 1990. Con il riconoscimento di un miracolo, Chiara sarà presto beata. Riconosciuto anche un miracolo per Teresa Manganiello. Saranno dichiarati venerabili, poi, gli italiani Giuseppe Quadrio, Antonia Maria Verna, Maria Chiara Serafina (al secolo Fancesca) Farolfi, Enrica (al secolo Maria Angela) Alfieri e Giunio Tinarelli.Una «dono particolare» per l’Australia, che verso questa figura vive una particolare devozione, è la canonizzazione della beata Mary MacKillop, la prima santa australiana. Mentre l’elenco dei nuovi santi si conclude con il canadese Andrea (al secolo Alfredo) Bessette, religioso professo della Congregazione di Santa Croce, nato a Saint-Grégoire d’Iberville il 9 agosto 1845 e morto a Montréal il 6 gennaio 1937.Tra i nuovi beati anche tre spagnoli: Giuseppe Tous y Soler, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini e fondatore della Congregazione delle Suore Cappuccine della Madre del Divin Pastore (Igualda, 1811-Barcellona 1871); Leopoldo da Alpandeire Sánchez Márquez (al secolo Francesco), laico professo dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini (Alpandeire 1866-Granada 1956); Emanuele Lozano Garrido, laico (Linares, 1920-1971). Tra i decreti anche quello che riconosce le virtù eroiche del beato Giacomo Illirico da Bitetto, laico professo dell’Ordine dei Frati Minori (Zara, 1400-Bitetto, 1496). L’elenco dei nuovi venerabili, infine, si completa con un fracese, il sacerdote Louis Brisson (1817-1908), e una inglese, Maria (al secolo Giovanna) Ward (Mulwith, 1585-Hewarth, 1645).