Chiesa

IL VIAGGIO APOSTOLICO. «Marxismo superato, la Chiesa contribuirà al futuro di Cuba»

venerdì 23 marzo 2012
"La Chiesa vuole dare il suo contributo per costruire una società più giusta" a Cuba. È quanto ha detto oggi il Papa, durante il volo che lo sta portando in Messico, conversando con la stampa. Le sue parole sono state riportate dalla Radio Vaticana. A proposito della situazione socio-politica a Cuba, il Papa ha ricordato come con la visita di Giovanni Paolo II di 14 anni fa sia stata "inaugurata una strada di collaborazione e dialogo", una via che "esige pazienza" ma che "va avanti".
 
Del resto, ha aggiunto, l'ideologia marxista "non risponde più alla realtà". Ha quindi assicurato che la Chiesa vuole aiutare "in spirito di dialogo per dar vita ad una società più giusta". La Chiesa, ha detto ancora, "sta sempre dalla parte della libertà", di coscienza e di religione. Riguardo poi all'impegno della nuova evangelizzazione in America Latina, ha ribadito che vanno collegati il cuore e la ragione per confrontarsi con la secolarizzazione. Il Pontefice non ha poi mancato di confermare l'impegno della Chiesa per la giustizia sociale. "La Chiesa - ha avvertito - non è un potere politico, non è un partito, ma è una realtà morale, un'autorità morale". Dunque, è responsabilità della Chiesa "educare le coscienze e così creare la responsabilità necessaria; educare le coscienze sia nella sfera individuale sia nella sfera pubblica". E questo, ha osservato, soprattutto perchè in America Latina e altrove, "presso non pochi cattolici", si riscontra una certa "schizofrenia tra morale individuale e pubblica". Nella sfera individuale, ha affermato, "sono cattolici credenti, ma nella vita pubblica si seguono altre strade che non rispondono ai grandi valori del Vangelo che sono necessari per la fondazione di una società giusta".