Chiesa

LA VISITA. Il Papa a Frascati: predicare la giustizia contro gli applausi

lunedì 16 luglio 2012
Il dovere degli apostoli "è predicare la giustizia anche contro gli applausi, anche contro il potere umano", e l'annuncio di Cristo è per la verità, non per il consenso. Considerazioni a braccio del Papa, nella messa che celebra a Frascati, quando parla del fatto che i discepoli possono anche essere "rifiutati e perseguitati". Chi è rifiutato "scuote la polvere dai calzari", in segno di "distacco morale e materiale": morale, perché l'annuncio è stato dato, e materiale, perché "non vogliamo nulla per noi".Parole chiare che dicono qualcosa sulla riflessione di Benedetto XVI in questi primi giorni di vacanza, nell'estate della crisi di Vatileaks. Come quelle sullo stile di Gesù verso i Dodici: non disdegna l'aiuto degli altri, anche se sono limitati o deboli, non li disprezza, ma conferisce loro la dignità di suoi inviati. I discepoli a loro volta non devono "essere attaccati al denaro e alle comodità". L'omelia che papa Ratzinger ha preparato per l'incontro con i frascatani - primo pontefice in visita dopo quasi 32 anni, da quella di Wojtyla l'8 settembre del 1980 - spazia dal modo di Gesù di chiamare a sé i Dodici e di fare loro un "tirocinio" di amore, alla responsabilità dei laici secondo l'insegnamento di Paolo VI, ai documenti del Concilio come ricchezza per le nuove generazioni, in vista dell'Anno della fede, che partirà in ottobre con l'obiettivo della nuova evangelizzazione.Il Papa ricorda anche che "la verginità per il Regno di Dio e il matrimonio sono entrambe vocazioni a cui rispondere con e per tutta la vita". Una omelia ampia, che Benedetto XVI interrompe a braccio in due punti: le considerazioni sulla Chiesa che non cerca applausi e un affettuoso apprezzamento per il vescovo di Frascati Raffaello Martinelli, che fu al suo fianco quando era prefetto della Congregazione per la dottrina della fede.Partecipò ai lavori per il nuovo catechismo, ha ricordato il Papa, e per questo "in questa grande sinfonia della Chiesa anche la sua voce è molto presente". "Sinfonia" è una delle parole chiave di papa Ratzinger anche in questo periodo estivo. Ha parlato di sinfonia della pace nel concerto in suo onore diretto dal maestro Baremboin a Castelgandolfo, alla presenza del presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano, eseguito da una orchestra israelo-palestinese. Oggi insiste sulla sinfonia nell'azione della Chiesa, con parole analoghe a quelle pronunciate il 23 maggio nella Emilia terremotata. Sinfonia rimanda a armonizzazione di diversi ed opposti, unità. E anche la messa nella cittadina laziale si conclude con un appello alla unità delle comunità e della Chiesa: "vogliatevi bene tra voi, siate fratelli, e sull'esempio di Filippo e Giacomo, compite opere di carità".Alla carità ha incitato il vescovo Martinelli, impegnando la diocesi a raccogliere offerte per la carità del Papa. Di solidarietà e bene comune ha parlato nel suo saluto a Benedetto XVI il sindaco Stefano Di Tommaso. Per il Papa a Frascati si sono mobilitati una folla festosa e tutti i sindaci dei comuni della zona, e i presidenti di Regione Lazio e Provincia di Roma, Renata Polverini e Nicola Zingaretti, il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Ad accogliere papa Ratzinger in questa visita italiana il ministro della Cooperazione Andrea Riccardi, che, ha ricordato Di Tommaso, di Frascati è cittadino onorario. E c'è anche il segretario di Stato Tarcisio Bertone, che di Frascati è vescovo titolare dal 2008. Durante l'Angelus, tornato a Castelgandolfo, il Papa invita invece ad imitare l'esempio di Francesco e Bonaventura: è grazie alla imitazione di Cristo che l'opera della Chiesa progredisce sempre.