Chiesa

IL PAPA AI VESCOVI ARGENTINI. «La Chiesa sia missionaria non autoreferenziale»

giovedì 18 aprile 2013
La pastorale sia intesa completamente in chiave missionaria. Così Papa Francesco in una lettera inviata ai vescovi argentini in occasione dell’Assemblea Plenaria in corso a Pilar fino al 20 aprile. Il Pontefice invia parole affettuose indicando ai presuli come riferimenti per i loro lavori il Documento di Aparecida e “Prendere il largo” della Conferenza Episcopale Argentina.La pastorale abbia una chiave missionaria. Papa Francesco invia questa indicazione ai suoi confratelli argentini nell’episcopato riuniti in Assemblea Plenaria. Un appuntamento a cui avrebbe dovuto partecipare anche il cardinale Bergoglio che, salito al soglio pontificio, si scusa per l’assenza poiché – scrive – “impegni assunti di recente" me lo hanno impedito. Il Papa esorta ad uscire da se stessi per andare verso le periferie esistenziali e crescere nella parresia". "Una Chiesa che non esce fuori da se stessa, presto o tardi, si ammala nell'atmosfera viziata delle stanze in cui è rinchiusa”. E se è vero che, come capita a chiunque, uscendo fuori di casa si può incorrere in un incidente, – constata il Santo Padre – “preferisco mille volte di più una chiesa incidentata che ammalata”. La malattia tipica della Chiesa – continua è l'autoreferenzialità, guardare a sé stessi, ripiegati su sé stessi. Il Papa parla di “narcisismo che conduce alla mondanità spirituale e al clericalismo sofisticato” e non consente esperimentare la 'dolce e confortante allegria dell'evangelizzare”. Il Pontefice conclude inviando uno speciale saluto al popolo argentino, abbracciando fraternamente i presuli e: chiedendo loro di pregare “affinchè non mi inorgoglisca – scrive – e sappia ascoltare ciò che Dio vuole e non ciò che voglio io".E in una nota diffusa nel corso dell'Assemblea plenaria, i vescovi argentini scrivono che per mettere in atto la riforma della giustizia occorrono “un profondo discernimento”, “ampie consultazioni, dibattiti e consensi sui numerosi cambiamenti proposti”. La nota, intitolata “Giustizia, democrazia e Costituzione nazionale”, fa riferimento alla proposta di riforma della giustizia presentata dal capo di Stato, Cristina Fernandez Kirchner: il testo, già inviato al Congresso, prevede la riforma del Consiglio della magistratura; una legge che garantisca un accesso democratico ai giudici e ai pubblici ministeri; il cambiamento della norma che stabilisce l’obbligo di trasparenza delle azioni esercitate dal potere giudiziario e la creazione di tre camere di Cassazione. Inoltre, i cittadini potranno visualizzare i beni dei funzionari e dei vertici di tutti e tre i poteri dello Stato, mentre ora la possibilità è limitata ai rappresentati dell’esecutivo. Per quanto riguarda il Consiglio della magistratura, i suoi membri saranno eletti dal popolo e si lavorerà per eliminare le cause contro le amministrazioni con blocco preventivo dei beni. “Una trattativa affrettata su riforme tanto significative – scrivono i vescovi – corre il rischio di debilitare la democrazia repubblicana stabilita dalla Costituzione, soprattutto in una delle sue dimensioni essenziali, ovvero l’autonomia dei tre poteri legislativo, esecutivo e giudiziario”. Nell’agenda dei lavori della Plenaria episcopale sono presenti anche altri temi, tra cui l’elezione di Papa Francesco, primo Pontefice argentino, ed i preparativi per il IV Congresso Missionario nazionale che si aprirà a Catamarca il 17 agosto.