Chiesa

L'INCONTRO. Il Papa al personale dell'Enac: «Rispettare la persona anche negli aeroporti»

sabato 20 febbraio 2010
Le minacce del terrorismo internazionale e l'attuale crisi economica non devono far perdere di vista, anche nel trasporto aereo, i diritti e i valori della persona umana. È quanto ha indicato papa Benedetto XVI, ricevendo nell'Aula Nervi in Vaticano i dirigenti e il personale dell'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, accompagnati dal ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, dal presidente dell'Enac, Vito Reggio. e dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Il pontefice ha ricordato come il personale dell'Enac sia chiamato a «regolare e controllare il traffico aereo e a provvedere all'efficienza del sistema nazionale dei trasporti, nel rispetto degli impegni internazionali del Paese; a garantire agli utenti ed alle imprese la sicurezza dei voli, la tutela dei diritti, la qualità dei servizi negli scali e l'equa competitività nel rispetto dell'ambiente». «In tali molteplici impegni - ha rimarcato il Papa - è importante ricordare che, in ogni progetto e attività, il primo capitale da salvaguardare e valorizzare è la persona, nella sua integrità». «Il rispetto di tali principi - ha osservato - può apparire particolarmente complesso e difficile nell'attuale contesto, a motivo della crisi economica, che provoca problematici effetti nel settore dell'aviazione civile, e della minaccia del terrorismo internazionale, che prende di mira pure gli aeroporti e gli aerei per attuare le proprie trame eversive». Tuttavia, ha affermato, «anche in questa situazione occorre non perdere mai di vista che il rispetto del primato della persona e l'attenzione alle sue necessità, non solo non rendono meno efficace il servizio e non penalizzano la gestione economica, ma, al contrario, rappresentano importanti garanzie di vera efficienza e di autentica qualità». Benedetto XVI ha descritto l'odierno aeroporto come lo «specchio del mondo», dove anche «i migranti e i profughi vivono vicende di attesa, di speranza e di timore per il futuro».