Chiesa

LETTERA AL VESCOVO DI NEW YORK. «Pretesa di agire in nome di Dio aggrava tragedia 11 settembre»

sabato 10 settembre 2011
"La tragedia di quel giorno è aggravata dalla pretesa degli attentatori di agire in nome di Dio". È quanto afferma Benedetto XVI in una lettera inviata all'arcivescovo di New York, Timothy Dolan, per il decimo anniversario degli attentati dell'11 settembre. "Ancora una volta - scrive il Papa -, deve essere inequivocabilmente affermato che nessuna circostanza può mai giustificare atti di terrorismo".Anche in altre occasioni il Pontefice aveva fortemente ammonito che non si può usare la violenza in nome di Dio. "Ogni vita umana - si legge ancora nel messaggio - è preziosa agli occhi di Dio e non va risparmiato alcuno sforzo nel tentativo di promuovere nel mondo un genuino rispetto per i diritti inalienabili e la dignità delle persone e dei popoli dovunque essi siano".Papa Ratzinger, rivolgendo il suo pensiero alle "tante vite innocenti" perse in quel "brutale attacco", le affida "alla misericordia infinita di Dio" invocando la consolazione su quanti sono stati colpiti dalla perdita dei propri cari. Quindi loda il popolo americano "per il coraggio e la generosità che ha dimostrato nelle operazioni di soccorso e per la sua prontezza nell'andare avanti con speranza e fiducia".Infine innalza la sua "fervente preghiera" affinchè "un fermo impegno per la giustizia e una cultura globale di solidarietà contribuisca a liberare il mondo delle rivendicazioni che così spesso danno luogo ad atti di violenza" e nello stesso tempo "crei le condizioni per una maggiore pace e prosperità, offrendo un futuro più luminoso e più sicuro".