Chiesa

«MAI PIÙ LA GUERRA». Pace! Da Piazza San Pietro gremita si alza la preghiera col Papa

Gianni Cardinale sabato 7 settembre 2013
Col canto del Veni creator ha preso il via a Piazza San Pietro la veglia di preghiera per la Pace in Siria. La piazza gremita ha quindi accompagnato il coro che ha intonato "È l'ora che pia". È seguita la recita del Santo Rosario e il canto delle Litanie lauretane. La celebrazione è presieduta da Papa Francesco.In tono con il carattere penitenziale del raduno di oggi, Papa Francesco era giunto a piedi in piazza San Pietro, passando attraverso la Basilica vaticana. Fino al sagrato lo ha accompagnato il cardinale Angelo Comastri, arciprete di San Pietro e vicario della Città del Vaticano. Ma quando è salito all'altare c'era con lui solo il cerimoniere, monsignor Guido Marini. Piazza San Pietro è gremita in tutti i settori e su via della Conciliazione sfilano ancora moltissime persone che arrivano per partecipare alla veglia per invocare pace per la Siria.«La pace è un bene che supera ogni barriera, perché è un bene di tutta l’umanità». «Cari giovani, pregate insieme a me per la pace nel mondo». Una catena di impegno per la pace unisca tutti gli uomini e le donne di buona volontà!» Sono questi i tre tweet, quasi un record, lanciati ieri da papa Francesco alla vigilia della Giornata di preghiera e digiuno da lui proclamata per oggi. Segno che l’offensiva per la pace del vescovo di Roma prosegue incalzante anche nel campo dei social network. Così come prosegue il lavorìo diplomatico del Pontefice e dei suoi collaboratori che si è manifestato pubblicamente giovedì con la lettera al presidente russo Vladimir Putin alla vigilia del G20 e con il briefing del ministro degli esteri vaticano, l’arcivescovo Dominique Mamberti, agli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede.Ma la campagna per la pace di papa Francesco ha innanzitutto un cuore tutto spirituale che si esprime solennemente con la Veglia di digiuno e penitenza che si svolge stasera in piazza San Pietro.È previsto che la celebrazione duri quattro ore, un tempo record per un evento alla presenza del Papa, e inizierà con la rilettura dell’Angelus di domenica scorsa quando l’iniziativa è stata annunciata. Seguiranno i riti di introduzione guidati dal Papa che comprendono il canto del Veni, creator Spiritus. La prima parte della Veglia avrà una dimensione di preghiera mariana davanti all’icona di Maria "Salus Populi Romani" che nel frattempo, dopo essere condotta in processione dall’obelisco, viene intronizzata. Ci sarà infatti la recita del Rosario commentato con testi di Santa Teresina di Gesù Bambino. Questa parte mariana culminerà con il canto del «Salve Regina» e la recita delle Litanie lauretane. A questo punto ci sarà l’attesa meditazione del Papa che verrà seguita da un momento di silenzio per la riflessione personale.La seconda parte della Veglia inizierà con l’esposizione del Santissimo accompagnata dal canto Adoro te devote. Quindi ci sarà l’adorazione eucaristica guidata, scandita in cinque tempi. Ognuno di questi periodi prevede, tra l’altro, una lettura biblica sul tema della pace e la preghiera per la pace dei Pontefici Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Al termine di ciascun tempo inoltre faranno l’offerta dell’incenso cinque coppie, significativamente provenienti da Siria, Egitto, Terra Santa, Stati Uniti e Russia. Terminata l’adorazione ci sarà un più lungo periodo di silenzio e quindi avrà inizio la recita dell’Ufficio delle Letture, finito il quale sono previsti 25 minuti di silenzio prolungato con l’esecuzione di alcuni brani musicali.La Veglia terminerà con la benedizione eucaristica del Papa sulla folla delle grandi occasioni che riempirà, come è facilmente prevedibile, la piazza San Pietro. È grande infatti la mobilitazione della diocesi di Roma, a iniziare dal cardinal vicario Agostino Vallini, per stringersi intorno al proprio vescovo in questa pacifica offensiva per la pace nel mondo e in Siria e Medio Oriente in particolare.Da non dimenticare infine che per tutta la durata della Veglia una cinquantina di sacerdoti saranno disponibili per confessare i fedeli partecipanti che lo vorranno. Si troveranno all’interno del braccio di Costantino e sotto i colonnati di destra e di sinistra della Piazza. Papa Francesco ha voluto la presenza dei confessori - ha scritto l’Ufficio delle cerimonie liturgiche pontificie - «considerando che la vera pace nasce dal cuore dell’uomo riconciliato con Dio e con i fratelli».​​​​​​​​​​​