Chiesa

Covid. Nuova telefonata del Papa per Bassetti. La commozione del cardinale

Giacomo Gambassi mercoledì 18 novembre 2020

Il cardinale Gualtiero Bassetti

Nuova telefonata di papa Francesco per conoscere le condizioni di salute del presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, ancora ricoverato in ospedale a Perugia a causa del Covid. Poco dopo le 11.30 di questa mattina il vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve, Marco Salvi, ha ricevuto la chiamata del Pontefice, la seconda in meno di dieci giorni. «Papa Francesco – racconta il presule che ha appena concluso l’isolamento dopo essere stato contagiato asintomatico – mi ha chiesto come mi sentivo dopo che l’indesiderato “ospite”, il coronavirus, ha lasciato il mio corpo. Mi ha poi chiesto aggiornamenti dello stato di salute del nostro pastore Gualtiero e l’ho rassicurato sul fatto che tutto “procede per il meglio con l’aiuto di Dio e dei sanitari che lo hanno in cura”. Ho poi annunciato al Papa – prosegue nel racconto il vescovo ausiliare come riporta Riccardo Liguori sul settimanale diocesano “La Voce” – che presto il cardinale verrà dimesso dall’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia per raggiungere il policlinico Gemelli di Roma, per un periodo di convalescenza e di riabilitazione. Al Santo Padre ho detto che al Gemelli il nostro cardinale si sentirà come a casa sua, rincuorato dalla vicinanza di Sua Santità… Il Papa mi ha chiesto di far pervenire al cardinale un suo messaggio personale». Parole che Salvi ha subito comunicato a Bassetti. E il porporato le ha accolte, racconta il vescovo ausiliare, «commuovendosi molto per la costante attenzione e premura del Santo Padre nei suoi confronti».


Il settimanale fa sapere che Bassetti sperava, in un primo momento, di far ritorno a casa, nell'arcivescovado di Perugia, come aveva confidato ad alcuni collaboratori di Curia, dopo essere stato dimesso dall’ospedale. Ma ha prevalso la cautela e quindi la scelta è caduta sul Policlinico Gemelli a Roma dove il cardinale sarà trasferito nei prossimi giorni. A un collaboratore il presidente della Cei ha detto: «Ho condiviso con gli altri malati umbri quindici giorni di questa dura prova, confortandoci a vicenda, senza mai perdere la speranza della guarigione con l’aiuto del Signore e della Beata Vergine Maria. Ho condiviso nella sofferenza il clima di una famiglia, quella dell’ospedale della nostra città, quella famiglia che Dio mi ha dato nell’aiutarmi a vivere con serenità questa grave malattia. In questa famiglia ho ricevuto cure appropriate e ringrazio quanti mi hanno assistito. Non ho fatto altre scelte e prima di ritornare a casa trascorrerò un periodo di convalescenza distante dalla mia comunità diocesana, ma nella certezza di averla sempre nel mio cuore come lei mi ha sempre nel suo».