Chiesa

Republica Domenicana. L'ex nunzio Wesolowski dimesso dallo Stato clericale

venerdì 27 giugno 2014
Il primo grado di processo canonico contro l'ex nunzio nella RepubblicaDominicana, monsignor Jozef Wesolowski, per abusi sessuali su minori, si è concluso in questi giorni presso la Congregazione per la Dottrina della fede con una condanna alla dimissione dallo stato clericale. Ora l'arcivescovo ha due mesi per proporre appello. Dopo aver goduto di "relativa libertà di movimento" in attesa che l'ex Sant'Uffizio ne verificasse le accuse di pedofilia, l'ex nunzio mons. Jozef Wesolowski ora rischia l'arresto o comunque una limitazione della libertà. "Saranno adottati tutti i provvedimento adeguati alla gravità del caso", dice la sala stampa vaticana. Con riferimento ad alcune notizie apparse recentemente sui mass media (Wesolowski è stato visto recentemente dal vescovo ausiliare di Santo Domingo passeggiare per una via di Roma), "si precisa che finora mons. Wesolowski - comunica la sala stampa vaticana - ha usufruito di una relativa libertà di movimento in attesa che la Congregazione per la Dottrina della Fede procedesse a verificare il fondamento delle accuse mosse a suo carico"."Tenuto conto della sentenza ora pronunciata dal summenzionato Dicastero - viene aggiunto -, saranno adottati nei confronti dell'ex Nunzio tutti i provvedimenti adeguati alla gravità del caso".Il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, ha spiegato ai giornalisti che "si prenderanno misure perché sia residente in un posto preciso, limitato, senza libertà di movimento, poiché è una persona giudicata colpevole di un reato grave ed in attesa di un ulteriore procedimento giudiziario".  Mons. Wesolowski, 66 anni, polacco, alle spalle una lunga carriera diplomatica, era nunzio a Santo Domingo dal gennaio 2008. Papa Francesco lo ha dimesso da nunzio e richiamato a Roma nell'agosto 2013 in seguito alle accuse di abusi su minori emerse nella Repubblica Dominicana. In Vaticano è stato quindi sottoposto prima al giudizio canonico, il cui primo grado si è concluso in questi giorni con la riduzione allo stato laicale, e non appena la sentenza sarà definitiva - Wesolowski ha due mesi per proporre eventuale appello - partirà anche il processo penale davanti agli organi giudiziari vaticani, essendo l'exnunzio un cittadino dello Stato vaticano.