Chiesa

Devozioni. Nel mare di Ercolano i subacquei onorano la loro Patrona

Clelia Esposito martedì 19 luglio 2022

I subacquei prelevano la statua della Madonna sul fondale del mare di Ercolano

Il mare è custode di tradizioni, ricordi lontani, storie che ritornano in superfice, per rinnovare amori eterni. Tra quelle onde, nel Vesuviano, trovano spazio per riconciliarsi anche un padre e un figlio, il cui legame terreno è stato spezzato troppo presto.
È stata recuperata nei giorni scorsi nelle acque della città di Ercolano, sul fondale al largo di Punta Quattroventi, la Madonnina del Subacqueo, terzo santuario sottomarino in Italia, dopo quelli di Camogli e di Massa Lubrense. A riportare in superficie la statua, situata a circa 15 metri di profondità, sono stati gli uomini del Raggruppamento Subacquei e Incursori della Marina Militare per consentire sottoporre la statua a interventi di restauro in vista della festa della Madonna del Subacqueo e dei Pescatori, tradizione molto sentita in tutta la costa. La cerimonia religiosa si svolgerà il 18 settembre sul molo dell’approdo borbonico di Villa Favorita, seguita da una processione di imbarcazioni, con immersione finale. I subacquei riporteranno a casa la loro protettrice con una targa e una corona di alloro in memoria delle persone scomparse in mare.
Il palombaro che sovrintende al recupero della statua e al suo ritorno in mare è Roberto Canfora, che ha perduto il figlio Gennaro prematuramente nel 2017 e ha deciso che le acque della città sarebbero state per sempre la sua casa. Roberto ogni anno in quel blu profondo lascia accanto alla Madonna una foto del figlio, rinnovando una promessa d’amore per Gennaro, oggi cullata dalle onde del mare.