Chiesa

Giubileo. Misericordia, Giubileo dei migranti Lampedusa apre le Porte Sante

sabato 16 gennaio 2016

Giubileo dei migranti in occasione della giornata mondiale del migrante e del rifugiato e apertura di due  porte sante a Lampedusa, isola da sempre in prima linea sul fronte dell'accoglienza.

Giubileo dei Migranti: in 7mila all'Angelus Domenica si celebra, in tutte le parrocchie, la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, che quest'anno - nell'anno santo della misericordia - coincide con il giubileo dei Migranti. La giornata, organizzata dalla Fondazione Migrantes della Cei, avrà un particolare momento celebrativo nella regione Lazio e in particolare a Roma.

(Papa Francesco saluterà settemila migranti riuniti in piazza San Pietro) Domenica, infatti, circa 7.000 migranti e rifugiati, provenienti dalle 17 diocesi del Lazio, di almeno 30 nazionalità, saranno in piazza San Pietro per partecipare alla preghiera mariana dell'Angelus presieduta da papa Francesco. Tra loro ci saranno anche 200 richiedenti asilo del Cara di Castelnuovo di Porto, con le bandiere delle diverse nazionalità presenti al centro.

(Migranti in cammino dopo la chiusura delle frontiere ungheresi) Dopo l'Angelus i migranti, attraversando la porta santa, parteciperanno, nella basilica di San Pietro, ad una solenne messa presieduta dl cardinal Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio per i migranti e gli itineranti, durante la quale consacrerà, per l'occasione, oltre 5.000 ostie realizzate da alcuni detenuti del carcere di Opera di Milano. In Basilica sarà presente la Croce di Lampedusa, simbolo che richiama le circa 4.000 vittime - tra cui oltre 750 bambini - che lo scorso anno hanno perso la vita nel viaggio verso le nostre coste. "La giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2016 - sottolinea Migrantes - diventa un momento particolare, un gesto concreto che caratterizza il Giubileo della misericordia che stiamo vivendo voluto da Papa Francesco il quale, più volte, ha richiamato tutti all'accoglienza".

(Migranti bloccati alla frontiera di Ventimiglia)A Lampedusa due porte sante. "Questa occasione straordinaria costituita dall’apertura di una Porta Santa a Lampedusa, anzi di due, è la risposta di Dio alla vostra disponibilità e alla vostra accoglienza ed è un monito: quante volte vi hanno chiesto "chi ve lo fa fare" o vi hanno detto che "è pericoloso" o vi hanno invitato a "guardare dall’altra parte"! Ebbene io vi dico che se il vostro cuore batte solo per Dio non basta. Deve battere per Dio e per i fratelli e battere con lo stesso ritmo". Con queste parole il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento, ha aperto la Porta santa presso il Santuario della Madonna di Porto Salvo, sulla più grande delle isole Pelagie. L’apertura della Porta al Santuario è il primo di tre appuntamenti sull’isola per il pastore della Chiesa agrigentina. Domenica è prevista la celebrazione della Giornata mondiale del migrante e l’apertura della seconda Porta santa, presso la Porta d’Europa. “L’abbiamo scelta perché, nella sua laicità, rappresenta la porta che ci apre verso l’Africa e che apre all’Africa la strada verso l’Europa. Sappiamo che dove c’è la sofferenza il terreno è sacro, ed è per questo che invito i lampedusani e non solo loro a vivere quest’opera d’arte: andate verso essa come pellegrini. Passiamo attraverso essa annunciando la nostra voglia di cambiare”.

Il cardinale Montenegro apre la Porta Santa del santuario dellaMadonna di porto Salvo (Foto Mauro Buccarello) Il vescovo di Agigento ha espresso un auspicio per Lampedusa e la sua popolazione, da sempre in prima linea sul fronte dell'accoglienza e troppo spesso teatro di tragedie del mare: "Che questa isola resti sempre una porta aperta dove trovare cuori spalancati. Sappiamo che chi arriva alle nostre coste ha fame di pane, ma nessuno vi dirà mai che non ha fame di amore! E dandogli nostro possiamo cambiare la storia del mondo".

Un momento della cerimonia a Lampedusa (Foto Mauro Buccarello)“Parlando di misericordia, invitando i fedeli a conoscere la misericordia di Dio in questo speciale anno giubilare e sentendoci chiamati a diventare noi stessi segno di misericordia, non era possibile non pensare a Lampedusa: quest’isola è una porta aperta che accoglie chi viene da lontano. I vostri cuori sono il segno di mondo possibile, di un amore sperimentato sulla pelle e trasformato, giorno dopo giorno, emergenza dopo emergenza, in accoglienza ed esempio”. Ha detto ancora il cardinale Montenegro aprendo la Porta santa presso il Santuario della Madonna di Porto Salvo . Ad aprire la processione e ad attraversare con lui la Porta giubilare, alcuni migranti giunti dalle coste africane – “la più preziosa delle presenza in questo giorno così speciale” ha detto Montenegro – e suore di diversa nazionalità che hanno deciso di vivere nell’accoglienza di chi arriva da lontano la loro vocazione.

Il santuario della Madonna di porto Salvo a Lampedusa (Foto Mauro Buccarello)“Vorrei che questo momento restasse scritto nei vostri cuori – ha detto il cardinale ai lampedusani – perché, incontrandoci, sentiamo la carezza di Dio. Sappiamo tutti come l’isola viene spesso dimenticata da chi dovrebbe amministrare la cosa pubblica. Noi siamo gli ultimi e, forse per questo, abbiamo un cuore ancora più grande per chi, nelle dinamiche del mondo, occupa l’ultimo posto. Voi subite la dimenticanza dei potenti, siete quelli che più e prima aprite i vostri cuori quasi per una sorta di sintonia, per il vostro vivere la stessa condizione e la stessa sofferenza”.