Chiesa

Giubileo. «Madre Teresa sarà santa a settembre»

Ilaria Solaini mercoledì 18 novembre 2015

​Tra gli appuntamenti del prossimo Giubileo della Misericordia uno dei più importanti sarà la canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta.

L'agenzia di stampa Agi, inizialmente aveva riportatato la data del 5 settembre, ma sembra più probabile che la cerimonia si svolga domenica 4 settembre.

La cerimonia di beatificazione è avvenuta in piazza San Pietro il 19 ottobre 2003, presieduta da Papa Giovanni Paolo II. Il processo che aveva portato al riconoscimento delle virtù eroiche e dei miracoli si era aperto a meno di due anni dalla sua morte a causa della diffusa fama di santità. Madre Teresa era nata il 26 agosto 1910 a Skopje, capitale dell'attuale Macedonia, da genitori albanesi, ma visse la maggior parte della sua esistenza in India prendendosi cura dei più piccoli tra i poveri in risposta alla chiamata di Gesù: “Vieni, sii la mia luce”. Fondò la Congregazione delle Missionarie della Carità e più tardi dei Fratelli Missionari della Carità. Morì a Calcutta il 5 settembre 1997.

 

“Sono albanese di sangue, indiana di cittadinanza. Per quel che attiene alla mia fede, sono una suora cattolica. Secondo la mia vocazione, appartengo al mondo. Ma per quanto riguarda il mio cuore, appartengo interamente al Cuore di Gesù”.

 

Di conformazione minuta, ma di fede salda quanto la roccia, a Madre Teresa di Calcutta fu affidata la missione di proclamare l’amore assetato di Gesù per l’umanità, specialmente per i più poveri tra i poveri. “Dio ama ancora il mondo e manda me e te affinché siamo il suo amore e la sua compassione verso i poveri”. Era un’anima piena della luce di Cristo, infiammata di amore per Lui e con un solo, ardente desiderio: “saziare la Sua sete di amore e per le anime”.

 

ll suo biografo, don Lush Gjergji, vicario generale della Chiesa del Kosovo in un'intervista alla Radio Vaticana, l'ha ricordata così: «Madre Teresa ha operato una sintesi meravigliosa tra azione e contemplazione. Madre Teresa non separava mai Dio dall’uomo né l’uomo da Dio: ricordo quando, a Calcutta, dopo diverse ore di adorazione mi prese per mano e mi disse: “Adesso andiamo a trovare Gesù nei poveri, nei lebbrosi, nei sofferenti”. E dopo aver fatto questa visita, mi fece una domanda straordinaria: “Ti piace il Gesù del nostro quartiere?”. Infatti, ogni persona che lei incontrava era lo stesso Gesù che aveva amato, adorato e accolto tramite l’Eucaristia e la Messa».