Chiesa

Rimini. È l?ora della Missione fra la gente

PAOLO GUIDUCCI domenica 15 maggio 2016
Non per proselitismo né per mostrare i muscoli ma come dimensione naturale della Chiesa. Il rischio è il deperimento dell’umano. Con queste proposizioni, la diocesi di Rimini ha lanciato la Missione Straordinaria che accompagnerà il cammino della Chiesa romagnola fino al termine del 2016, quasi in parallelo all’Anno Santo della misericordia. «Il problema della Chiesa non è quello di essere pochi cristiani, ma di essere poco cristiani – sostiene il vescovo Francesco Lambiasi –. Non è in gioco la conservazione della fede ma il suo risveglio. La Missione non è riempire secchi ma accendere fuochi». L’iniziativa ha avuto una preparazione di circa due anni, più di quanto ci si aspettava, ma questo – ne è convinto il vicario generale don Maurizio Fabbri – «ci ha permesso di gustare nel frattempo tre frutti: l’Evangelii gaudium di papa Francesco, il Giubileo straordinario della misericordia e lo stesso papa Francesco nel quale Parola e vita prendono corpo e anima». Tre le parole chiave dell’iniziativa straordinaria riminese: missione, misericordia e gioia. Con l’invito di uscire per offrire a tutti la gioia del Vangelo. Una sorta di vademecum è la Lettera pastorale Vogliamo incontrare Gesù. Evangelizzare si deve: ma si può?( edizioni ilPonte, pp. 80). C’è chi ha già messo in atto gli “Aperitivi teologici” (i giovani di Azione cattolica) invitando al bar gli amici per discussioni intelligenti; e c’è chi è sceso nella piazza centrale della città per annunciare cantando l’amore di Dio (i neocatecumenali). La popolosa parrocchia di Villa Verucchio ha puntato invece sull’accompagnamento e la fraternità: visitando anziani e ammalati del paese, e invitando a pranzo alla domenica le famiglie che non si conoscono o sono arrivate da poco. Tra i piani messi in campo dalla Missione ci sono le “opere-segno” (termine già adottato da anni dalla Caritas) che rispondono a determinati bisogni. Nell’ambito della carità sono tre le proposte: l’aiuto alla famiglia e alle famiglie, l’accoglienza dei profughi, anche in parrocchia, e la Casa Comune per un’ecologia integrale, come sollecita il Papa. Altre iniziative pastorali già in atto nella Chiesa riminese si configurano come iniziative di missione. Durante l’anno saranno proposti anche alcuni eventi, ma senza spettacolarizzazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA