Chiesa

Ucraina. La Via Crucis da un rifugio di Kiev con la Caritas accanto agli ultimi

G.Gamb. venerdì 24 febbraio 2023

Un villaggio distrutto nella regione di Donetsk

“La 366ª stazione”. Si intitola così la Via Crucis che da un rifugio di Kiev l’équipe dell’Ufficio nazionale ucraino di Caritas-Spes propone su YouTube alle 19 di oggi (ora italiana - alle 20 in Ucraina) nel giorno che ricorda l’inizio della guerra su vasta scala in Ucraina. «L’abbiamo chiamata “La 366ª stazione” – spiegano alla Caritas-Spes – per simboleggiare la drammatica esperienza vissuta quest’anno dal popolo ucraino. Ci confrontiamo simbolicamente con il cammino di sofferenza percorso da Gesù prima di essere crocifisso».

Le meditazioni sono state scritte dagli operatori Caritas. «Nelle loro parole esprimono il dolore che hanno provato. Ogni stazione racconta una storia personale e le storie delle persone che servono gli altri», spiegano gli organizzatori. E, rivolgendosi a quanti sostengono l'impegno umanitario della Caritas durante la guerra, aggiungono: «Perché vogliamo condividere questa preghiera? Ogni giorno, ogni volontario ucraino e di Caritas-Spes svolge un servizio fondamentale per salvare le persone, e non siamo soli in questo. Sentiamo fortemente il vostro sostegno ogni giorno. Sono 365 giorni che voi camminate assieme a noi su questa Via Crucis e sappiamo che non ci lascerete soli in futuro. Il giorno dell'anniversario, il 24 febbraio, è anche il primo venerdì di Quaresima. In questa triste data vogliamo unirci nella preghiera. Questo momento di preghiera sarà un segno di unità nel dolore e nella solidarietà». Maria Nyman, segretaria generale di Caritas Europa, guiderà la preghiera conclusiva. Tutte le altre preghiere saranno lette dal team di Caritas-Spes Ucraina.