Chiesa

Chiesa. La Settimana liturgica nazionale riparte da Cremona, città ferita dal Covid

Maria Chiara Gamba martedì 22 giugno 2021

La Settimana liturgica nazionale riparte da Cremona

Riparte da una diocesi ferita e segnata dalla pandemia, Cremona, l’appuntamento con la 71ª Settimana liturgica nazionale, che lo scorso anno era stata annullata per ovvie ragioni legate al Covid. Si ricomincia dal 23 al 26 agosto prossimo. E «non per caso da questa città – ha spiegato ieri durante la conferenza stampa il vescovo di Castellaneta, Claudio Maniago, presidente del Cal (Centro Azione liturgica) – perché la Settimana è proposta importante di rinnovamento e di riflessione sulla liturgia».

Ad organizzarla, come ormai è consuetudine, il Cal in collaborazione questa volta con la diocesi del Torrazzo, sul tema “Dove sono due o tre riuniti nel mio nome (Mt 18.20)“. Anche il sottotitolo parla chiaro: “Comunità, liturgie e territori”. Parole chiave, dense di significato ma soprattutto idee che si trasformano in «occasioni di formazione e piste di lavoro», come ha commentato ieri il vescovo di Cremona, Antonio Napolioni.

Le situazioni cambiano, la creatività è d’obbligo di questi tempi ma l’obiettivo dell’iniziativa è sempre quello, ha precisato Maniago (che era collegato ieri allo studio di Tele Radio Cremona Cittanova dalla sua diocesi): «Promuovere una riflessione sulla liturgia che non sia uno studio accademico ma divulgazione, pur di alto livello, rivolta a tutti». A Cremona dunque non sono invitati solo cultori della liturgia, ma «tutto il popolo di Dio».

Il dialogo su questi temi all’interno della Chiesa saprà in questa settimana aprirsi alla comunità civile. «La nostra società – ha commentato il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti – ha bisogno di coltivare la dimensione spirituale per ricordarci a vicenda ciò che conta davvero». E forse non è una coincidenza che nel salone del Consiglio comunale campeggino due quadri di importanti dimensioni del Genovesino che ritraggono l’Ultima cena e la Moltiplicazione dei pani. «Il pane – ha continuato Galimberti – indica la fragilità di cui la comunità deve farsi carico ma nello stesso tempo è anche la forza della comunità stessa».

Ed è proprio sul volto della comunità che insisterà la Settimana a partire dalle parole di papa Francesco a Firenze nel 2015 durante il Convegno ecclesiale nazionale: «Si può dire che oggi non viviamo un’epoca di cambiamento quanto un cambiamento d’epoca». Da questa indicazione si dipaneranno le riflessioni delle quattro mattinate di agosto per far luce sul cambiamento culturale, sul ruolo delle parrocchie e sulla modalità di vivere l’assemblea domenicale.

Forniranno spunti diversi relatori tra cui il vescovo di Novara, Franco Giulio Brambilla, Ina Siviglia (docente di antropologia teologica a Palermo), Paolo Carrara (docente di teologia pastorale alla Ftis), il vescovo vicegerente di Roma Giampiero Palmieri, il vescovo di Crema Daniele Giannotti e don Michele Falabretti (direttore del Servizio di pastorale giovanile della Cei). Il Convegno «si svolgerà in Cattedrale a Cremona - ha chiarito don Daniele Piazzi, incaricato per la pastorale liturgica della diocesi lombarda – ma sarà possibile anche partecipare da remoto attraverso il sito ufficiale della Settimana, dove si trova anche il programma (www.settimanaliturgica2021.it) o attraverso quello della diocesi di Cremona (www.diocesidicremona.it) e il canale YouTube dedicato dove saranno disponibili ulteriori contributi ed interviste ai protagonisti».

Molteplici dunque le modalità di fruizione che «da condizioni dettate dalla pandemia – chiarisce Napolioni – possono trasformarsi in opportunità». L’iscrizione (tramite il sito) risulterà importante per facilitare le procedure dettate dalla particolare situazione sanitaria.

Nel logo il richiamo alla parrocchia, al pane e al vino​

Il logo della Settimana liturgica 2021 - dal sito settimanaliturgica2021.it

Pensato per lasciare un segno il logo della 71° Settimana nazionale liturgica, che si terrà dal 23 al 26 agosto nella bassa pianura padana, ha in sé il sapore del pane e del vino, dell’Eucaristia, cuore della liturgia. I colori dominanti sono infatti il rosso del vino e il giallo del pane. «L’idea – spiega il creatore, Paolo Mazzini, grafico di Teleradio Cremona Cittanova – è quella di illustrare sia il tema sia il sottotitolo della Settimana cioè, focalizzare l’attenzione sull’Eucaristia ma anche su comunità, liturgia e territori». La comunità è rappresentata da tre figure stilizzate, i cui volti sono i tre cerchiolini, uno giallo, uno rosso e uno grigio; la liturgia è invece tutta in quel pane spezzato in alto a sinistra dove campeggia la croce. E i territori sono racchiusi nella cattedrale appena abbozzata al centro della figura. Ogni elemento ruota intono alla Chiesa. «Appositamente non c’è una figura umana dominante perché fulcro è la comunità. È lì – prosegue Mazzini – che si vive la liturgia». E nel logo «ci si deve ritrovare l’Italia intera, ogni comunità radunata intono ad un altare nel nome di Cristo».

Il Centro di azione liturgica

Il Centro di azione liturgica, Cal, è stato costituito nel 1947, e nel 1949 dotato di uno statuto. La Santa Sede ha sempre seguito con interesse le attività, in particolare le Settimane liturgiche nazionali. Nel 1988 il Consiglio permanente della Cei ha eretto il Cal come associazione pubblica nell’ordinamento della Chiesa, approvandone lo statuto e riconoscendo che il presidente sia un vescovo.