Chiesa

Udienza. Il Papa ai dipendenti del Vaticano: vi chiedo perdono per gli scandali

lunedì 21 dicembre 2015
Un ringraziamento per il lavoro, l'impegno, «anche quando non c'è nessun riconoscimento». Papa Francesco ha incontrato nell'Aula Paolo VI i dipendenti della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano, con i rispettivi familiari, per gli auguri di Natale. Francesco all'inizio dell'incontro si è scusato perchè parla da seduto ("ho un po' l'influienza e non mi sento bene"). "Desidero ringraziarvi per il vostro lavoro - afferma il Pontefice -, per l'impegno che mettete per fare le cose bene, sempre, anche quando non c'è nessun riconoscimento.Vorrei ringraziare in modo particolare quelli tra voi che da tanti anni fanno lo stesso tipo di lavoro, un lavoro spesso nascosto, e cercano di fare le cose come si deve". Sappiamo, continua il Pontefice, che questo "è normale, è semplicemente fare il proprio dovere; ma sappiamo anche che per noi esseri umani non è facile, noi non siamo macchine - grazie a Dio! - e a volte abbiamo bisogno di un incentivo, o di cambiare un po'... Mi congratulo con voi che sentite un giusto orgoglio di fare al meglio le cose normali di ogni giorno. Grazie! Andiamo avanti, nei diversi ambiti di lavoro, collaborando insieme, con pazienza, cercando di aiutarci a vicenda". "Mentre vi ringrazio - afferma il Pontefice nell'Aula Paolo VI -, voglio anche chiedervi perdono per gli scandali che ci sono stati nel Vaticano. Ma vorrei che il mio e il vostro atteggiamento, specialmente in questi giorni, fosse soprattutto quello di pregare, pregare per le persone coinvolte, perché chi ha sbagliato si ravveda e possa ritrovare la strada giusta". Prendersi cura del matrimonio, non trascurarlo e prendersi cura dei figli. È l'incoraggiamento che Papa Francesco fa ai dipendenti della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano, durante l'incontro per gli auguri di Natale. "C'è un'altra cosa che voglio dirvi, forse la più importante - afferma Francesco -: vi incoraggio a prendervi cura del vostro matrimonio e dei vostri figli. Prendervi cura, non trascurare, giocare con i bambini, con i figli eh? Il matrimonio è come una pianta. Non è come un armadio, che si mette lì, nella stanza, e basta spolverarlo ogni tanto. Una pianta è viva, va curata ogni giorno: vedere come sta, mettere l'acqua, e così via". Il matrimonio quindi "è una realtà viva: la vita di coppia non va mai data per scontata, in nessuna fase del percorso di una famiglia. Ricordiamoci che il dono più prezioso per i figli - osserva il Papa - non sono le cose, ma l'amore dei genitori. E non intendo solo l'amore dei genitori verso i figli, ma proprio l'amore dei genitori tra loro, cioè la relazione coniugale". Questo, sottolinea Francesco, "fa tanto bene a voi e anche ai vostri figli! Non trascurare la famiglia. Dunque, prima di tutto coltivare la “pianta” del matrimonio, che siete voi sposi, e nello stesso tempo curare la relazione con i vostri figli, anche qui, puntando più sul rapporto umano che sulle cose".