Chiesa

Incontro e amicizia. Giorni nelle diocesi, i gemellaggi della Gmg

Francesco Ognibene giovedì 21 luglio 2016
Li chiamano “Giorni nelle diocesi”, con un po’ più di calore “gemellaggi”: per chi accetta la sfida di allungare la permanenza nel Paese che ospita la Gmg a volte di una intera settimana diventano l’esperienza forse più intima e cara, per le dimensioni più ragionevoli degli eventi e dello stesso numero di persone coinvolte, e per la possibilità di uno scambio più approfondito, di una conoscenza vera, che passa per la stessa casa condivisa con una famiglia, il pranzo servito con l’impegno destinato a ospiti che vengono da lontano, e chissà chi sono, e se li vedremo ancora, ma hanno negli occhi quel desiderio di aprirsi che è bello ritrovare.

Giovani in Polonia per la GmgSono indubbiamente pagine molto dense quelle che tanti giovani italiani stanno scrivendo in questi giorni (stessero cercando tutt’altro, immaginate le pagine intere di giornali e le ore di tv…).

Giovani modenesi alla Gmg Le cronache dalle diocesi polacche che li stanno ospitando nel loro cammino verso la Giornata mondiale della gioventù di Cracovia (che prende ufficialmente il via martedì prossimo, fino a domenica 31 luglio) documentano un’accoglienza al di sopra di ogni più lieta aspettativa. C’è festa ovunque, quando arrivano i giovani “da fuori”, italiani e francesi, americani e tedeschi, spagnoli e messicani, argentini e croati. I nostri ragazzi, annunciati in 90-100mila la prossima settimana per la Gmg vera e propria, sono in giro per la Polonia in un numero che le stime più affidabili danno attorno ai 30mila, un terzo del totale, segno di una preparazione accurata, di scelte ispirate dall’impegno per rendere la Giornata della gioventù non un’esperienza tra tante altre ma un segno forte nel percorso della vita di ciascuno, forse un punto di svolta.

Casa Italia a Cracovia 

C’è un’altra casa che li aspetta dopo i gemellaggi, è a Cracovia: al numero 3 di via Bernardynska un edificio solo all’apparenza severo in una bella strada alberata ai piedi del Wawel, Casa Italia è ormai pienamente operativa, sotto la guida di don Michele Falabretti, a capo del Servizio nazionale di pastorale giovanile. Ampi spazi interni e un parco che dalla strada non s’immagina sono a disposizione di tutti i gruppi italiani che arriveranno già carichi di doni interiori, raccolti in questo antipasto sorprendente di Gmg.

Giovani volontari della Gmg attraversano la Porta Santa a Cracovia