Chiesa

GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTU'. L'entusiasmo accende Rio

Matteo Liut lunedì 1 aprile 2013
Papa Francesco chiama e i giovani rispondono. Una risposta che sta superando ogni aspettativa degli organizzatori della prossima Giornata mondiale della gioventù in programma a Rio de Janeiro dal 23 al 28 luglio prossimo. Tanto da far parlare di un «programma rivoluzionato». «Da quando il Papa ha lanciato l’invito a ritrovarsi in Brasile domenica scorsa – raccontano al Pontificio Consiglio per i laici, cui fa capo l’organizzazione della Gmg – i telefoni non hanno smesso di squillare giorno e notte». Già l’elezione del nuovo Pontefice faceva presagire una revisione del programma della visita a Rio di luglio, ma le parole pronunciate alla Messa della Domenica delle Palme, hanno provocato un’imprevista ondata d’interesse. «Da tutto il mondo ci chiamano per avere informazioni – racconta Marcello Bedeschi, del Dicastero per i laici – e in questi giorni ci siamo messi all’opera per ripensare tutto alla luce di una nuova stima delle presenze». Stime che oggi parlano anche di due milioni e mezzo di giovani per le celebrazioni clou della Gmg. E a Roma il Pontificio Consiglio per i laici è impegnato in primo luogo a ridefinire la distribuzione delle tradizionali catechesi che caratterizzano ogni Gmg. In particolare sarà necessario individuare più luoghi e più capienti per ospitare gli incontri con i vescovi.Intanto, però, a Rio l’entusiasmo è contagioso e gli organizzatori stanno lavorando su numerosi fronti. Il boom di iscrizioni, ovviamente, riguarda soprattutto i ragazzi dell’America Latina, come nota don Eric Jaquinet, responsabile della sezione giovani del Dicastero vaticano per i laici, in un’intervista all’agenzia Sir. Ma non manca l’attesa per i pellegrini italiani: il responsabile dell’Ufficio per la pastorale giovanile del Brasile, padre Savio Ribeiro, ha scritto su Facebook che spera di poter vedere arrivare in Brasile diecimila giovani dalla nostra Penisola.La sfida maggiore ora è quella di garantire l’ospitalità durante i gemellaggi che anticipano la Gmg vera e propria, spiegano dal Pontificio Consiglio per i laici: «I numeri non sono ancora definiti e le difficoltà legate al viaggio impongono uno sforzo organizzativo non indifferente». D’altra parte papa Francesco ha dato un segno di grande attenzione all’evento di Rio, non solo invitando i giovani di tutto il mondo, ma anche ricevendo in udienza privata nei giorni scorsi il cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i laici, al quale ha chiesto tutti i particolari sulla Gmg. E proprio il viaggio brasiliano di papa Francesco è al centro degli sforzi degli organizzatori. Se, infatti, restano confermate le date, con una visita che durerà circa una settimana, l’agenda di questo viaggio è da ripensare, perché, come nota Jaquinet, prima era stata organizzata rispettando le esigenze di Ratzinger, che per l’età doveva limitare l’impegno. Al rientro dai due giorni passati a Roma in occasione della Messa d’inizio del ministero petrino di Bergoglio, l’arcivescovo di Rio, Orani João Tempesta, presidente del Comitato organizzatore locale della Gmg di Rio, è stato investito dalle domande dei giornalisti. «Abbiamo sottoposto al Pontefice molte possibili iniziative per quei giorni – ha detto il presule durante una conferenza stampa – poi starà a lui decidere quali mettere in agenda». Tra le proposte avanzate dall’arcivescovo c’è la tappa al Cristo Redentore, la visita a una favela – «saranno da considerare tutta una serie di fattori, dalla sicurezza all’accessibilità», spiega al proposito Márcio Queiroz, direttore delle comunicazioni della Gmg –, un incontro con i vescovi, un incontro con i seminaristi e molto altro. Per ora è confermato il pranzo con 12 giovani da tutto il mondo. Ma nel nuovo programma, che sarà ufficializzato a fine aprile, potrebbe esserci, anticipa don Jaquinet, anche un incontro con i calciatori e una partita di calcio: d’altra parte un dato certo – e una novità di questa Gmg – sarà proprio l’attenzione al mondo dello sport.