Chiesa

L'iniziativa. Troppi furti nelle chiese, da Cei e ministero il vademecum per i parroci

giovedì 27 novembre 2014
Attenzione agli ingressi aperti quando non è in corso la funzione. Ancoraggi per i piccoli oggetti e illuminazioni adeguate per evitare zone cieche. Ma anche gestione degli impianti di sicurezza, prevenzione degli incendi e consigli pratici su cosa fare in caso di furto. Sono alcuni dei punti chiave delle nuove 'Linee guida per la tutela dei beni culturali ecclesiastici', realizzate dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale con l'Ufficio Nazionale per i Beni culturali ecclesiastici. Ovvero, il piccolo vademecum che da domani sarà a sostegno di ogni parroco sul suolo italiano, sempre più investito nel doppio ruolo di custode delle anime dei fedeli ma anche di opere d'arte inestimabili. "Il 40-42% di tutti i beni trafugati ogni anno in Italia - racconta il generale Leonardo Gallitelli - viene preso dalle chiese, con oltre 2 mila episodi segnalati", proprio perché nelle 65.500 parrocchie sparse sul territorio sono custoditi secoli d'arte e architettura, capolavori volutamente esposti e fruibili al pubblico. E ai ladri. Il caso più clamoroso, il furto della Pala del Guercino dalla centralissima chiesa di S. Vincenzo a Modena quest'estate. Una ferita "per la quale - assicura il generale Mariano Mossa - stiamo seguendo diverse piste. In generale - prosegue - 9 volte su 10 il furto su commissione va all'estero. Se resta in Italia deve avere caratteristiche ben definite". Niente Caravaggio o Michelangelo, però. L'oggetto più rubato nelle chiese, dicono i carabinieri, oggi sono le coroncine in oro o bronzo delle statue dei Santi e delle Madonne: più piccole da portar via, anche in borsa, e facilmente smerciabili. "Tutta la Chiesa - commenta Monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei - è come un grande vaso di creta pieno di tesori. E spesso son batoste su questo vaso da parte di chi vuole disperdere questo tesoro. Stiamo realizzando l'inventario completo dei nostri beni, siamo già a più di 4 milioni di schede. Non mi risulta esista nessun altro catalogo così preciso. Ultimamente, poi, abbiamo attivato 500 nuovi impianti di sicurezza". Intanto, ai parroci, ma anche ai custodi di conventi, fondi o archivi della Chiesa, il vademecum sottolinea momenti e comportamenti più pericolosi (dalle scale da tenere sempre all'esterno al flusso dei fedeli), con capitoli su valutazione e riduzione del rischio di furto, tutela dei beni asportabili, salvaguardia dal degrado ambientale e collegamenti con le centrali dell'Arma. Intanto, i Carabinieri festeggiano il ritrovamento della Madonna con Bambino e S. Giovannino attribuita ad Agostino Masucci (XVIII sec). Rubato il 27 dicembre 1990 all'Arcivescovado di Milano, dove ora tornerà, il dipinto era stato venduto a un privato in una casa d'aste come proveniente da una villa nobiliare di Verona, per esser poi ceduto a una Fondazione romana per 70 mila euro. E c'è anche la Dormitio Virginis di Andrea Bartolo (XIX sec), razziata dai nazisti nel '44 al critico d'arte americano Frederick Perkins, da Villa Sassoforte, a Signa (FI). Rintracciata online in un'asta a Londra, per donazione testamentaria andrà ora alla Basilica di Assisi.