Chiesa

SUDAFRICA. Forse beato il sudafricano che si oppose alla stregoneria

lunedì 12 marzo 2012
Linciato da una folla superstiziosa 22 anni fa perché si opponeva alla stregoneria, Benedict Daswa potrebbe diventare il primo beato sudafricano. C'è attesa, infatti per l'esito della causa di beatificazione avviata dalla diocesi cattolica di Tzaneen, nella provincia settentrionale del Limpopo. Lo ha scritto ieri il domenicale sudafricano Sunday Times.Daswa, devoto e fervente cattolico, aveva 46 anni e otto figli quando nel febbraio 1990 una folla di abitanti del piccolo villaggio di Mbahe, circa 150 km a nord di Polokwane, lo massacrò ustionandolo con acqua bollente, lapidandolo e bastonandolo a morte.La sua colpa: si era rifiutato risolutamente di partecipare all'ingaggio di uno stregone per individuare chi eraresponsabile, secondo i superstiziosi abitanti di questa regione rurale, della pioggia di fulmini che cadevano nella zona. Daswa aveva spiegato che la sua fede non gli permetteva di avere a che fare con la stregoneria, ha raccontato al Sunday Times suo fratello minore Thanyani. Secondo il quale, inoltre, Benedict aveva anche molto successo negli affari e questo gli aveva attirato l'invidia di molti nel villaggio."La causa (di beatificazione) di Benedict Daswa è per martirio", ha detto al giornale il vescovo della diocesi diTzaneen, Joao Rodrigues. Il prelato ha detto che un primo rapporto è stato inviato al Vaticano alla Congregazione per le cause dei santi. Si tratta di 850 pagine, frutto del lavoro di 5 anni di inchiesta condotta interrogando testimoni giudicati attendibili dalle autorità diocesane. Secondo il sito del Pime, Missionline, la documentazione è stata inviata in Vaticano nel luglio 2009.In una causa di beatificazione avviene infatti in diocesi la fase della "Positio", la raccolta delle prove testimoniali, documentali e degli atti giuridici essenziali per poter affermare se veramente si può parlare di eroicità delle virtù o di martirio. Spetta poi alla Congregazione Cause dei Santi, e alla commissione composta da cardinali e teologi, e in ultimo al Papa, riconoscere definitivamente lo status di martire. In questo caso, la dichiarazione di beato o di santo può avvenire anche senza la presenza di un miracolo accertato, cosa che è invece necessaria per chi non è martire.Benedict Daswa apparteneva al clan Lemba, i cui membri sono conosciuti come gli "ebrei neri". Da adolescente si convertì al cattolicesimo e a 16 anni ricevette il battesimo.Stregoneria e magia nera sono ancora molto diffuse anche nel progredito Sudafrica, specialmente nelle zone rurali. I media sovente riferiscono di persone assassinate per prelevarne organi da usare in riti magici.